Cucù e il monte ore obbligatorio non c’è più! Illegittimi progetti “potenziamento”

Altro effetto negativo della 107, oltre a tutti quelli evidenziati dagli addetti ai lavori, c’è n’è uno che è stato affrontato, analizzato, evidenziato poco o nulla.

Il fatto che diverse norme giuridiche non sono rispettate, e sono: D.M. 234/2000, art. 3 comma 5 “L’adozione, nell’ambito del piano dell’offerta formativa, di unità d’insegnamento non coincidenti con l’unità oraria non può comportare la riduzione dell’orario obbligatorio annuale, costituito dalle quote di cui ai commi 1 e 2, nell’ambito del quale debbono essere recuperate le residue frazioni di tempo.”

Anche, il D.M. 13 giugno 2006, n. 47; e ancora, il comma 3 dell’art. 5 del DPR 275/1999 “L’orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l’articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie.

E ancora il comma 7 della legge 107 “…nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli  spazi di  flessibilita’…”

Questa mattina arrivo a scuola e… cucù parte della classe non c’è più!…Che cosa sta accadendo?

In pratica, le scuole stanno improvvisando progetti per tenere occupati i depontenziatori, così alla Buona; con pseudo progetti non deliberati nella maggior parte dei casi da nessun consiglio di classe o comunque non presenti nel PTOF, e comunque non per quest’anno scolastico.

A titolo d’esempio nella scuola dove lavoro da marzo, con una circolare, siamo stati informati, che sono attivati 3 progetti (i tre nomi sono frutto della mia fantasia…) che priveranno le classi del biennio di alcuni ragazzi a turno con la seguente modalità:

“Avvio progetti di potenziamento.

Si informano i docenti di tutte le sedi che dal 07/03/2016 sono stati avviati i seguenti progetti di potenziamento:

1)“ Non studiare”

2)“Non seguire lezioni obbligatorie”

3)“Non pensare”.

Il primo progetto coinvolge tutte le classi prime di tutti gli indirizzi e di tutte le sedi. Ogni classe verrà coinvolta un’ora alla settimana e prevedrà la partecipazione di quattro\cinque alunni segnalati dal coordinatore di classe, sulla base dei risultati dello scrutinio di primo quadrimestre. I suddetti alunni usciranno dalle aule, nelle ore prestabilite in accordo con i docenti coordinatori e si recheranno a fare potenziamento con l’insegnante incaricata del progetto.

Il progetto 2 è rivolto alle classi prime e seconde. Ogni classe verrà coinvolta un’ora alla settimana e prevedrà la partecipazione di tre\quattro alunni a rotazione col coinvolgimento di tutta la classe fino alla conclusione dell’anno scolastico.

Il progetto 3 è rivolto alle classi prime e seconde classe verrà coinvolta un’ora alla settimana e prevedrà la partecipazione di tre\quattro alunni a rotazione col coinvolgimento di tutta la classe fino alla conclusione dell’anno scolastico.

Tutti docenti sono invitati ad offrire la loro piena collaborazione al fine della buona riuscita dei sopraelencati progetti.”

Quindi buona riuscita dei progetti sì, fare attività didattica no! Scusate, e il rispetto del monte orario degli insegnamenti obbligatori, dove è?

Tutto ciò costituisce una scelta che ci danneggia sul piano professionale poiché sottrae spazio all’insegnamento disciplinare e impoverisce quindi la funzione della docenza.

Ma soprattutto, la cosa principale, che in queste condizioni non si possono, adottare “tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo” degli studenti (art 4  comma 1 del dpr 275/1999), se questi a turno in classe non ci stanno più per il monte ore annuo obbligatorio previsto per le singole discipline!

Per attivare un vero potenziamento, per rafforzare, per sviluppare, per incrementare l’offerta formativa, a mio avviso, non si devono utilizzare ore curricolari obbligatorie per fare progetti di depotenziamento, ma sono legittime ed efficaci due strade:

la rimodulazione del monte orario degli insegnamenti (in aumento), quindi per esempio portare a 36/40 ore settimanali tutti gli indirizzi scolastici; e solo a titolo di esempio, un liceo classico o uno scientifico, potrebbero introdurre l’insegnamento opzionale del diritto e dell’economia, in tutti i cinque anni di percorso scolastico;  e/o 2/3 ore dell’insegnamento di economia aziendale, oppure aumentare le ore di qualche materia di indirizzo matematicao filosofia, o grco; oppure un istituto tecnico potrebbe introdurre della 2/3 ore di storia dell’arte e/o anche della filosofia e così via…

La seconda alternativa è quella dell’apertura pomeridiana della scuola, dove a turno tutti i docenti e alunni ritornano a scuola di pomeriggio così  si potranno sviluppare i progetti, oppure fare attività didattica “tradizionale”…

Questo sarebbe vero potenziamento!

Solo procedendo così tutti i ragazzi sarebbero coinvolti contemporaneamente nel potenziamento dell’offerta formativa, no 3-5 alla volta, in tempi, e a volte con modalità differenti e utilizzando ore di singole discipline obbligatorie.

Inoltre a mio avviso deve essere resa obbligatoria la partecipazione dei docenti potenziatori ai consigli di classe con diritto pieno di voto (DPR 122/2009 art.2) sulla promozione, sospensione o bocciatura degli studenti e l’obbligo di svolgere tutte le funzioni specifiche dei docenti, preparare lezione, correggere elaborati, ecc…!

E totalmente illegittimo ridurre ore di lezione d’insegnamenti obbligatori per fare progetti assolutamente inutili!

“Sequestrare” dalla classe, per interi mesi, alcuni alunni, per “dirottarli” su progetti vaghi e inservibili e del tutto illegittimo! Ma come si fa a sostenere il contrario?… è il significato stesso della parola il “potenziamento” che viene smentita, negata, contradetta, nel senso che si diminuiscono le ore di didattica essenziali, per fare progetti senza continuità e del tutto inessenziali, inutili e superflui! 
Come sempre la scuola gestita da dilettanti!

I lettori ci scrivono

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