Addio a Emanuele Severino, uno dei più noti e rispettati filosofi italiani, nato a Brescia il 26 febbraio 1929. Il decesso risale a venerdì 17 gennaio, ma la famiglia ha diffuso la notizia soltanto oggi, a esequie avvenute.
Laureatosi a Pavia nel 1950, scrisse una tesi che già delinea in modo essenziale il campo dei sui interessi. Titolo: “Heidegger e la metafisica”.
Libero docente in filosofia teoretica nel 1951, nel 1962 è ordinario di filosofia morale all’Università Cattolica. Nel 1964 pubblica il saggio “Ritornare a Parmenide” che segna l’inizio della sua personale visione filosofica. Dal 1970 al 1989 è all’Università di Venezia, prima come ordinario di filosofia teoretica, poi come direttore del dipartimento di filosofia e teoria delle scienze. È stato Accademico dei Lincei.
Severino ha vinto numerosi premi (Premio Tevere, Guidorella, Columbus), ma è stato anche Medaglia d’oro della Repubblica per i Benemeriti della Cultura. Per tanti anni, inoltre, è stato collaboratore del Corriere della Sera.
Ha offerto un’interpretazione della filosofia che sottolinea lo scacco del pensiero metafisico da Platone a Nietzsche e Heidegger. Per superare le aporie nichilistiche della tradizione metafisica evidenti anche nel discorso moderno della tecnica, ha promosso un ritorno a una filosofia dell’Essere che escluda rigorosamente il non-essere e il divenire.
Fra le sue opere recenti: Dialogo su diritto e tecnica (con N. Irti, Roma-Bari 2001); Discussioni intorno al senso della verità (Pisa 2009); L’identità del destino. Lezioni veneziane (Milano 2009); Il destino della tecnica (Milano 2009); Democrazia, tecnica, capitalismo (Brescia 2009); Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia (Milano 2011); La potenza dell’errare. Sulla storia dell’Occidente (Milano 2013); In viaggio con Leopardi. La partita sul destino dell’uomo (Milano 2015); Dike (Milano 2015); Storia, gioia (Milano 2016); Il tramonto della politica. Considerazioni sul futuro dell’uomo (Milano 2017); Dispute sulla verità e la morte (Milano 2018).
L’ultimo uscito è Testimoniando il destino (2019), in cui tutti i punti della filosofia “parmenidea” di Severino vengono recapitolati.
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