“Arte e Magia. Il fascino dell’ esoterismo in Europa” è una mostra che si volge a Rovigo dal 29 settembre al 27 gennaio 2019, a Palazzo Roverella, dove 260 opere descrivono questo aspetto particolare del panorama culturale europeo tra la fine dell’Ottocento e gli anni successivi alla prima guerra mondiale, dal Simbolismo alla nascita delle Avanguardie storiche.
In ogni caso si tratta di una mostra, come viene riportato dall’ Ansa, dove vengono raccontati solo gli artisti effettivamente influenzati dall’esoterismo.
L’Europa- viene ancora precisato- intorno al 1880 fu scossa da una ventata d’occultismo che, se da un lato influenzò schiere di artisti in coincidenza con la nascita del Simbolismo, dall’altro diede avvio a correnti esoteriche importanti fra cui quello della Rose+Croix, creato a Parigi dallo scrittore Josephin Péladan, che promosse una serie di mostre alle quali parteciparono i maggiori protagonisti del simbolismo internazionale.
Le teorie ermetiche ebbero un ruolo rilevante, assieme alle ricerche sull’ottica e sui colori, nella genesi dell’astrattismo soprattutto all’interno del movimento del Bauhaus, influenzando tra gli artisti Klee, Mondrian e Kandinsky.
In Italia il legame con le simbologie esoteriche influenzò le ricerche sull’astrattismo dei pittori Giacomo Balla, Arnaldo Ginna e Julius Evola.
Tra le opere più interessanti e affascinanti della mostra di Rovigo, un posto a parte occupa Aleister Crowley -personaggio controverso, satanista – considerato il padre dell’occultismo moderno.
Negli Sessanta affascinò anche molti grandi nomi della musica, come i Beatles e i Led Zeppelin che, attratti dall’ esoterismo, sparsero simboli occulti e crowleyni in varie copertine dei loro lp. Il chitarrista Jimmi Page comprò persino la casa di Crowley a Loch Ness.
La rassegna di Palazzo Roverella si muove su tre binari: iconografico con le immagini di streghe, demoni, animali notturno, figure mitologiche: storico, seguendo i focus dedicati alle fasi e allo sviluppo dell’ esoterismo in Europa; contenutistico, il più complesso, perché rappresenta per il visitatore un vero e proprio percorso iniziatico.
Quest’ ultimo itinerario è diviso in sezioni: l’invito al silenzio (il dito davanti alla bocca che per i greci era il richiamo a non rivelare i misteri divini); l’architettura esoterica: i templi e gli altari, verso l’illuminazione iniziatica fino alla rappresentazione di aure e raggi, con i saluti al Sole diffusi negli anni del nazionalsocialismo.
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