Il deputato del partito democratico diffonde sui social network un comunicato di netto disappunto sulle scelte politiche dei suoi colleghi della maggioranza dem.
Ecco il comunicato postato sulla sua pagina facebook il 20 gennaio scorso: “Dal varo della “buona scuola” sono passati dei mesi. Al tempo vi avevo parlato della condizione del tutto particolare in cui venivano a trovarsi gli insegnanti abilitati di seconda fascia. Persone alle quali lo Stato aveva detto “investite tempo e risorse nell’abilitazione, e in assenza di concorsi vi garantiamo un percorso di inserimento in ruolo”. Al varo della riforma a questi professionisti (spesso in cattedra da anni e a volte impegnati in ruoli di dirigenza scolastica) è stato comunicato che avrebbero dovuto sottoporsi a un concorso non solo per titoli ma per titoli ed esami, venendo così lo Stato in qualche modo meno all’impegno assunto in precedenza. Fino a qui il pregresso”.
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“Oggi la vicenda si carica di un passaggio in più che molti insegnanti in quella condizione stanno segnalando e che si riassume in questo. E’ al vaglio del consiglio dei ministri la nuova tabella delle classi di concorso. Questo significa che molte materie saranno accorpate e che i docenti si troveranno a insegnare materie che non hanno mai preparato e soprattutto materie per le quali non hanno avuto una formazione universitaria specifica o abilitante. Chiedere ai docenti precari di preparare un concorso secondo queste regole significa immaginare che in un paio di mesi possano attrezzarsi per un concorso strutturato su nozioni nuove e finora non necessarie. Ad aggravare il quadro è la situazione dei precari che dovranno sostenere quella prova: tutti docenti in servizio e impegnati in attività didattica. Per molti si tratterebbe della classica beffa combinata al danno. Il che si dovrebbe evitare per parecchie ragioni anche di rispetto verso molte e molti che la mattina entrano in classe (già ora) e tengono lezione. Potrei aggiungere degli esempi sulle tabelle (con le competenze richieste) ma entreremmo nel tecnico. Basti dire che per alcune classi di concorso vengono chieste competenze che si riferiscono a tre o quattro tipologie di laurea differenti. Mi pare giusto segnalare la questione e soprattutto proviamo a fare tutto il possibile per correggere una impostazione che il buon senso e la logica rendono irrazionale. Perché vedete, si può discutere sulla ragionevolezza di imporre a qualcuno l’obbligo di arrampicarsi su un sentiero di montagna. Ma farlo imponendogli di indossare delle infradito, beh quello effettivamente è troppo.”