In occasione del rientro scuola per migliaia e migliaia di studenti italiani Ornella Cuzzupi, Segretaria Nazionale UGL Scuola, ha fatto un’analisi molto critica dell’operato dell’attuale Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha giudicato negativamente prima di elencare quali sono, a suo avviso, le caratteristiche che dovrebbe avere il prossimo inquilino di Viale Trastevere.
“L’anno scolastico appena iniziato è l’emblema di tutto ciò che avrebbe dovuto esser fatto e non è stato fatto. L’attuale ministero ha completamente fallito gli obiettivi dimostrando come anche le cose più banali, e pensiamo ad esempio all’aerazione forzata nelle classi, non si sono realizzate per dare priorità a interessi di parte che con la missione della scuola hanno poco o nulla a che vedere. E in questo caso torna alla mente la Scuola di Alta Formazione e i suoi esorbitanti costi. Il tutto mentre la confusione regna sovrana e, nonostante tutto, ci troviamo ancora in presenza di lacune ed errori macroscopici come quelli registrati sulle nomine dei supplenti e sulle errate valutazioni delle ammissioni nei concorsi a cattedra, oggi riviste dai tribunali”, ha lamentato la Cuzzupi in un comunicato stampa.
Ecco l’identikit del nuovo Ministro dell’Istruzione secondo la Segretaria Nazionale UGL Scuola: “Il nostro augurio d’inizio anno scolastico, terzo della pandemia, è quello di trovarci presto al cospetto di un Parlamento che comprenda come sia necessario e fondamentale per il Paese mettere la scuola al centro dei programmi. Il nuovo ministero, chiunque sarà a sedere sulla sedia di responsabile del Dicastero, dovrà essere capace di dare risposta ai problemi e scendere nel terreno della concretezza, ascoltando tutte le forze sociali. Non servono ideologi e filosofi di sofisticata portata, serve qualcuno che conosca bene la scuola, le sue dinamiche e, soprattutto, le difficoltà in cui si dibatte. Un qualcuno che abbia chiaro come la scuola, fondamentale per lo sviluppo del Paese, deve essere strettamente legata al territorio e strutturata in maniera qualitativamente elevata dal nord al sud. Questo per ogni tipo di scuola, siano esse pubbliche o private. Ai dipendenti tutti deve essere riconosciuto il ruolo che meritano, ai docenti il rispetto dovuto deve nascere proprio dallo Stato prima che da altri”.
“Quest’anno dovrà essere per l’Istituzione scolastica un punto di partenza. Noi come UGL Scuola saremo ancora più presenti sui territori, dando una mano e difendendo a spada tratta – ha continuato la Segretaria, elencando cosa si propone di fare il sindacato – chiunque voglia contribuire a costruire una scuola vera e funzionale. Non ci tireremo indietro su nessun punto. L’obiettivo per noi rimane e rimarrà quello di costruire una vera officina del futuro. I politici parlino di scuola in modo serio e già oggi chiediamo, a tutti coloro che formeranno il nuovo Parlamento, l’impegno a lavorare e confrontarsi con le forze sociali non in maniera lobbistica, ma diretta, senza ideologismi di sorta e, soprattutto, con la volontà di dare alla realtà scolastica un domani funzionale e concreto”, ha concluso.
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