La questura di Milano, spiegando che la vittima, disperata, aveva visto crollare il suo rendimento scolastico e aveva persino smesso di andare a scuola, finendo per aver bisogno di essere seguito da uno psicologo, ha annunciato il primo ammonimento da parte del questore di Milano direttamente contro un “cyber bullo”.
Si tratta di uno studente 14enne che su Instagram aveva preso di mira un suo coetaneo che come lui frequenta (ma in un’altra classe) un liceo di una zona centrale e “benestante” del capoluogo lombardo.
Il bullo postava violenti insulti omofobi e volgari e offensivi fotomontaggi della vittima (e della sua fidanzata) nascondendosi dietro pseudonimi e profili non personali.
Dopo alcuni mesi di angherie, il ragazzino aveva però trovato la forza di denunciare, e dopo i necessari accertamenti della polizia postale, il bullo è stato identificato, convocato in questura ed ammonito ai sensi della nuova legge 71/2017.
Si tratta del primo caso in cui a Milano viene adottata questa procedura, a cui si accompagna l’invito formale del questore a gli autori di cyber bullismo (come a quelli di stalking e maltrattamenti in famiglia) ad intraprendere uno specifico percorso trattamentale di recupero che gli consenta di comprendere appieno il disvalore penale e sociale della propria condotta.
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