Cyberbullismo a scuola. Il Miur finalmente esce dalle dichiarazioni vaghe, fatte di luoghi comuni e proclami di vario genere.
Per certo sappiamo che siamo ancora ai nastri di partenza. Eppure la legge 71/17 prevede un cronoprogramma molto serrato.
Cyberbullismo a scuola. L’intervista del Ministro
Ho più volte richiesto al Miur notizie sull’applicazione della legge 71/17 (tavolo tecnico, linee guida…).
Finalmente, attraverso La Rivista online “Il Paese delle donne” abbiamo un’informazione.
Alla domanda “È soddisfatta della normativa attuale per contrastare il bullismo? Cosa può concretamente fare la scuola?”, il Ministro risponde “Sì, sono soddisfatta. Anche se naturalmente possiamo e dobbiamo sempre fare di più. Il provvedimento mette al centro la tutela delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, in un’ottica di prevenzione, a partire dalla scuola che deve essere il luogo principale di formazione, inclusione e accoglienza. Per questo, in attuazione della legge, a breve convocheremo il tavolo tecnico interistituzionale che dovrà realizzare un piano condiviso. Siamo, inoltre, al lavoro per la stesura delle linee guide di contrasto al cyberbullismo e per realizzare una mappatura di tutte e tutti i docenti referenti per il bullismo nelle istituzioni scolastiche.
La peggiore delle conferme
Applicando il criterio della velocità, tanto caro a M. Renzi, è possibile affermare che la macchina abilitata per contrastare il cyberbullismo è ancora ferma. Non è una buona notizia! E’ vero che tra la pubblicazione di un articolo e l’intervista (in questo caso) i tempi possono essere variamente lunghi. Questo vale per il cartaceo. “Il Paese delle donne” è una rivista online e l’intervista è datata 19 settembre 2017. Pertanto i tempi sono sicuramente più brevi. Comunque, rispetto al cronoprogramma siamo in ritardo.
Cosa prevede la legge 71/17, pubblicata in G.U. il 18 giugno?
Tavolo tecnico: “Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo…
Linee guida ” Per l’attuazione delle finalità di cui all’articolo 1, comma 1, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentito il Ministero della giustizia – Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge adotta linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole, anche avvalendosi della collaborazione della Polizia postale e delle comunicazioni, e provvede al loro aggiornamento con cadenza biennale.
Una breve riflessione
Cosa dire? Solo sconcerto e tanta rabbia! Considerata la posta in gioco: il futuro dei nostri figli! Esagerato, qualcuno obietterà! Non credo, la politica quando vuole decide rapidamente
(salvataggio banche, legge Fornero…). E’ la prova che alla politica, quella che deve applicare le leggi, è distratta da altre priorità, diverse dalla cura per i nostri figli. Eppure il Ministro, nella suddetta intervista risponde ” Sì, sono soddisfatta. Anche se naturalmente possiamo e dobbiamo sempre fare di più”. Seguono poi le mancate e veloci applicazioni. E qui il Ministro, probabilmente dimentica che il suo Ministero ha la pistola in mano per sparare il colpo che faccia partire la macchina-anticyberbullismo.
di Gianfranco Scialpi
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