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D’Alia: “Soldi agli statali con il taglio di auto blu e consulenze”

Gli stipendi dei dipendenti pubblici potranno essere adeguati quanto prima, parola di Gianpiero D’Alia, ministro della Funzione Pubblica.
In una intervista pubblicata sul Messaggero D’Alia dichiara. ”Trovare le risorse per gli stipendi degli statali, bloccati da 7 anni, è possibile. Anzi auspicabile. Si può fare tagliando gli sprechi e le inefficienze. Ci stiamo già lavorando e a settembre faremo il punto con i sindacati”.
E su come reperire le risorse D’Alia sembra avere le idee chiare: “Taglio lineare e corposo alle auto blu: penso ad una sforbiciata dei costi, ora a quota un miliardo, del 20%”.
E non solo: “Bisogna intervenire anche su un altro fronte, quello molto ampio delle consulenze di Stato, Regioni ed enti locali. Anche qui sarebbe necessario un taglio del 20% su un monte spese che tocca 1,2 miliardi”.
Proviamo però a fare due conti basandoci proprio sulle cifre di cui parla il Ministro.
Il 20% della spese per le auto blu corrisponde a 200milioni, mentre il 20% delle consulenze arriva 240milioni: poiché, come diceva il principe Totò, “è il totale che fa la somma” si arriva in tutto a 440milioni.
E’ pur vero che il Ministro parla anche di un terzo fronte (società partecipate e ristrutturazione di alcune amministrazioni) ma non quantifica gli eventuali risparmi, che peraltro non sarebbero immediati.
Insomma nella migliore delle ipotesi, a partire dal 2014 si potrebbero reperire, secondo il “piano D’Alia”, 4-500 milioni.
Poiché la scuola incide sulla spesa complessiva del pubblico impiego per meno della metà questo significa che per docenti e Ata potrebbero esserci a disposizione 200 milioni al massimo.
Somma di questi tempi importante ma che basterebbe a mala pena a coprire la metà del costo degli scatti di stipendio del 2012. Per la parte restante bisognerà continuare ad attingere al fondo di istituto.  Quanto al rinnovo del contratto i punti interrogativi restano tutti anche perché è lo stesso D’Alia a precisare che per questo sarebbero necessari 7 miliardi di euro.
Ma intanto il Ministro fa sapere di essere pronto, a settembre, ad aprire il confronto con le organizzazioni sindacali: “Vorremmo mettere al centro dell’accordo non solo il rinnovo dei contratti per la parte relativa al trattamento giuridico, ma attraverso la contrattazione di secondo livello anche la possibilità di reperire risorse da destinare, non a pioggia, al personale dipendente”.
Le promesse del Ministro, però, convincono poco, tanto che qualche ora fa anche Raffaele Bonanni della Cisl ha iniziato a parlare di sciopero generale perché “la situazione è assai difficile, quasi esplosiva”.
Fra un mese (ma forse anche prima) potrebbe davvero iniziare la resa dei conti e se il Governo non dovesse reggere sarebbero guai seri per tutti.

Reginaldo Palermo

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