Riceviamo dall’on. Giacomo Garra, deputato di Forza Italia, il seguente comunicato sulla situazione dei precari e degli esclusi dai concorsi.
"E’ tornato in terza lettura all’esame della Camera dei Deputati il testo delle disposizioni urgenti in materia di personale scolastico, modificato dal Senato.
Il provvedimento legislativo è volto a risolvere la situazione dei precari della scuola, ma non può ignorare la condizione dei tanti laureati disoccupati che non rientrano nel novero dei precari, e che da dieci anni non hanno più avuto alcuna possibilità di conseguire una cattedra, e nemmeno una semplice abilitazione all’insegnamento, essendo mancata l’indizione dei concorsi per l’insegnamento nella scuola, materna, primaria e secondaria.
Il ministro Berlinguer ha, di recente, fatto marcia indietro: non saranno indetti concorsi per le classi di insegnamento per le quali non sussistono vacanze di posti.
Quindi quei laureati, giovani o meno giovani, non potranno nemmeno sostenere prove meramente abilitative.
Non solo non conseguiranno la cattedra, ma nemmeno alcuna abilitazione all’insegnamento.
Nel corso della discussione in Commissione Affari Costituzionali l’on. Giacomo Garra ha sollevato la questione ed il sottosegretario alla Pubblica Istruzione on. Teresio Delfino ha confermato che il Governo ha deciso di non bandire concorsi per le classi d’insegnamento nelle quali già si registra un’eccedenza numerica di docenti.
In esito al dibattito è stato espresso parere favorevole non solo al testo all’esame della Camera, ma anche in ordine all’esigenza di non chiudere le porte in faccia ai giovani laureati.
La Commissione, in conclusione, ha votato apposito documento nel quale si auspica, tra l’altro, che “per i laureati dell’ultimo decennio non rimanga preclusa la possibilità di partecipare ai concorsi sia pure ai soli fini abilitativi nel caso di classi di concorso senza possibilità di cattedre da coprire".
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