Al segretario nazionale dell’Unicobas, Stefano d’Errico, non piace per nulla la decisione (o meglio la non-decisione) della Commissione di Garanzia in merito allo sciopero nazionale del 6 maggio che è un po’ troppo a ridosso della fermata di due giorni (12 e 13 maggio) proclamata dal suo stesso sindacato.
“Alla organizzazione della Camusso – spiega d’Errico, da noi interpellato sulla questione – vorremmo ricordare che, a causa degli iniqui pronunciamenti della Commissione di Garanzia sulla “rarefazione oggettiva” (che la Cgil ha accettato e noi continuiamo a non approvare), vista la precedenza delle nostre iniziative, probabilmente non potrà estendere alla scuola lo sciopero generale del 6 maggio”.
Le data scelte dall’Unicobas per lo sciopero non sono casuali perché coincidono proprio con la somministrazione delle prove Invalsi nelle scuole.
“A scanso di equivoci – chiarisce d’Errico – l’Unicobas ha proclamato due scioperi. Il 12 maggio, per le Medie (data “clou” per la somministrazione dei test), lo sciopero dell’ultima ora: tanto basta perché le prove non vengano completate. La protesta culmina venerdì 13 maggio (giorno della Primaria) con lo sciopero dell’intera giornata. Qui confluirà la protesta di tutto il mondo della Scuola (docenti ed Ata, di ruolo e non, dell’istruzione pubblica di ogni ordine e grado) con una grande manifestazione nazionale a Roma”.
Flc e Cobas sembrano però voler percorrere strade diverse
“Noi invece vogliamo invitare a queste scadenze proprio la Cgil ed i Cobas, se vogliono passare dalle parole ai fatti. Occorre infatti il massimo dell’unità e della capacità contundente”.
“Ai Cobas – sottolinea ancora d’Errico – suggeriamo di uscire dal settarismo che traspare dalle posizioni di Bernocchi, il quale, proprio sulla “Tecnica della scuola”, ha suggerito ai docenti di rimanere a scuola nei giorni dell’Invalsi solo perché è arrivato tardi a proclamare lo sciopero. Dai tempi di Esopo sappiamo che non è con la logica della ‘volpe e l’uva’ che si ripara agli errori”.
Ma davvero l’Unicobas pensa di potersi far promotore di un’azione sindacale unitaria ?
“Da parte nostra – conclude il segretario – siamo pronti ad una gestione assolutamente paritetica, con assemblee comuni nelle scuole da qui alla metà di maggio ed infine un corteo che dovrà essere unitario anche con gli studenti”.
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