Tra i vari interventi rivolti ai giovani, il cd decreto lavoro (Decreto Legge n. 76 del 28 giugno 2013) contiene all’art. 6 alcune disposizioni in materia di istruzione e formazione.
L’articolo prevede interventi per favorire il raccordo tra i percorsi di istruzione e formazione professionale regionali e quelli degli istituti professionali statali, con l’obiettivo di prevedere percorsi di istruzione e formazione professionale maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprese.
In sostanza, secondo la norma in commento, viene estesa al primo biennio e al primo anno del secondo biennio degli istituti professionali la possibilità di utilizzare fino al 25% dell’orario annuale delle lezioni per sviluppare argomenti connessi alle specifiche necessità di settori del mercato del lavoro.
I beneficiari sono dunque gli studenti del I biennio e del I anno del II biennio degli istituti professionali.
Ovviamente “l’utilizzazione degli spazi di flessibilità deve avvenire nei limiti degli assetti ordinamentali e delle consistenze di organico previsti, senza determinare esuberi di personale e ulteriori oneri per la finanza pubblica”.
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