Il decreto rinvia l’avvio dei concorsi pubblici alla fine del 2015, slittamento che dovrebbe permettere l’assorbimento di coloro che già lavorano nelle amministrazioni pubbliche con contratti a termine. I posti con contratto a tempo indeterminato spetteranno quindi ai vincitori di concorso pubblico (in fila nelle graduatorie a esaurimento), che hanno lavorato nella Pubblica amministrazione per almeno tre anni negli ultimi cinque.
Il decreto prevede anche che i dipendenti pubblici in esubero (i cosiddetti esodati) potranno andare in pensione (fino alla fine del 2015) con le regole in vigore prima della riforma Fornero.
Tra le altre cose vengono introdotte nuove norme per la razionalizzazione delle spese della Pa; l’istituzione dell’Agenzia per la coesione territoriale che avrà il compito di offrire supporto tecnico alle amministrazioni regionali e locali per l’utilizzo dei fondi strutturali europei.
Ora il provvedimento passerà all’esame della Camera.
Queste le novità principali introdotte al Senato.
LIMITAZIONI TURNOVER
Termineranno nel 2015 le limitazioni al turnover, la riserva del 50% dei posti a concorso per chi ha avuto un contratto di lavoro a termine per tre anni negli ultimi cinque. Inoltre, con un emendamento del relatore Giorgio Pagliari (Pd), la validità delle attuali graduatorie dei concorsi pubblici con assunzioni a tempo indeterminato sarà prorogata fino al 2016 (invece che nel 2015, previsto inizialmente dal decreto).
TAGLI AUTO BLU E CONSULENZE
Con le modifiche della commissione Affari costituzionali del Senato arrivano anche nuovi tagli per le autoblu: è infatti passato un emendamento promosso dai senatori del Movimento 5 stelle e dalla senatrice Laura Puppato (Pd) che impone nuove restrizioni. A partire dal 2014 le Pubbliche amministrazioni potranno spendere dall’80% (previsto precedentemente dal decreto) al 60% del limite di spesa previsto per il 2013. Il limite di spesa vale per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi.
E ‘nei casi in cui è ammesso l’acquisto di nuove autovetture’ le amministrazioni dovranno ricorrere a ‘modelli a basso impatto ambientale e a minor costo di esercizio’. Il taglio arriva anche per le consulenze: le Pa potranno spendere dal 90% (previsto originariamente dal decreto) all’80% del limite di spesa previsto per il 2013. Come previsto già dal provvedimento, la norma non viene applicata per le attività sanitarie connesse con il reclutamento, l’avanzamento e l’impiego del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
STRALCIATE NORME SU MOBILITÀ PERSONALE SOCIETÀ PARTECIPATE
Con un emendamento soppressivo presentato in Aula all’articolo 3, a firma del Governo, spariscono le norme sulla mobilità del personale tra società partecipate delle Pa. I provvedimenti – a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi – verranno riproposti con la legge di Stabilità. Lo stralcio – deciso dopo le continue bocciature della commissione Bilancio del Senato, che ha esaminato il decreto in sede consultiva – riguarda sei dei sette commi dell’articolo 3.
Rimane in vita, infatti, il primo comma in materia di funzionalità degli uffici giudiziari, ‘caratterizzati – si legge nella relazione tecnica al decreto – da una grave carenza di personale’ e ‘consente un più rapido assorbimento di personale soprannumerario attraverso procedure di mobilità’. Il comma 1 – l’unico ancora in vita – prende a riferimento le amministrazioni pubbliche che presentano situazioni di soprannumerarietà o di eccedenza rispetto alle loro dotazioni organiche ridotte, consentendo, al relativo personale, un passaggio diretto tramite domanda da presentare al ministero della Giustizia per ricoprire i posti vacanti del personale amministrativo.
Con il passaggio viene anche stabilito il trattamento economico da corrispondere a coloro che sono interessati a tali processi di mobilità. I commi soppressi, invece, riguardano le misure sulla mobilità – dei dipendenti pubblici – fra società partecipate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni pubbliche.
STOP BUONUSCITE ‘D’ORO’ A DIRIGENTI PARTECIPATE
L’Aula del Senato ha approvato un emendamento all’articolo 3 che punta a mettere un freno alle buonuscite ‘d’oro’ dei dirigenti di società partecipate dalle amministrazioni pubbliche. La misura prevede che ‘nella regolamentazione del rapporto di lavoro dei dirigenti, le società controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni o enti pubblici non possono inserire, in assenza di preventiva autorizzazione dei medesimi enti o amministrazioni, clausole contrattuali che al momento della cessazione del rapporto prevedano’ per questi soggetti ‘benefici economici superiori a quelli derivanti ordinariamente dal contratto collettivo di lavoro applicato’. La misura prevede anche la nullità delle clausole in essere quando siano state sottoscritte ‘in difetto dei prescritti poteri o deleghe in materia’.
TORNA NORMA GRADUATORIE DOCENTI RELIGIONE ‘A ESAURIMENTO’
Torna la norma sulle graduatorie per gli insegnanti di religione. Grazie a un emendamento del relatore le graduatorie di merito del concorso bandito con il decreto direttoriale del 2 febbraio 2004 saranno trasformate in graduatorie a esaurimento. Come anticipato da Public Policy, la norma era già contenuta nella prima bozza del decreto Istruzione (ora al vaglio della commissione Cultura della Camera) che però non era rientrata nel testo definitivo varato dal Consiglio dei ministri.
Le graduatorie saranno utilizzate, nella misura del 50% dei posti vacanti e disponibili nelle dotazioni organiche, per l’assunzione a tempo indeterminato di nuovi insegnanti di religione cattolica. Un sistema identico a quello delle graduatorie dei precari e delle assunzioni da doppio canale, uno delle Gae (Graduatorie a esaurimento) e un altro da graduatoria concorso.
MEDICI FISCALI E INCARICHI PROVINCIALI
Con due emendamenti differenti (a firma Gal – Gruppo autonomie e libertà) vengono introdotte nuove norme per i medici fiscali Inps che trasforma le liste speciali, già costituite, in liste speciali ad esaurimento; la seconda salva sino al 31 dicembre 2014 gli incarichi dirigenziali conferiti dalle Province
ACCESSO PA PER EX DIPENDENTI COMUNITÀ ATLANTICA
Viene incrementata la dotazione del Fondo istituito nel 2006 dal ministero dell’Economia, per l’assunzione nelle Pubbliche amministrazioni di ‘personale civile’ con precedenti esperienze lavorative (almeno un anno) ‘negli organismi militari della Comunità atlantica, operanti sul territorio nazionale’. Tra questi, le Pa potranno assumere coloro ‘che sono stati licenziati in conseguenza di provvedimenti di soppressione o riorganizzazione delle basi militari’. Il Fondo sarà incrementato di 1 milione di euro a partire dal 2014.
CASSE PREVIDENZA CONTINUINO RAZIONALIZZAZIONE
Per le casse di previdenza di diritto privato (come l’Enasarco per gli agenti di commercio e l’Inpgi per i giornalisti) rimane valido quanto previsto dal decreto Lavoro – licenziato ad agosto scorso – in materia di ‘risparmi di gestione derivanti dagli interventi di razionalizzazione per la riduzione della spesa’. Lo stabilisce un emendamento presentato dalla commissione Affari costituzionali.
I risparmi, previsti dal dl Lavoro, sono stati decisi con il fine di destinare risorse per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro delle professioni e per sostenere i redditi dei professionisti nelle fasi di crisi economica. I risparmi si realizzano – si legge nel decreto di agosto – attraverso ‘ulteriori e aggiuntivi risparmi di gestione attraverso forme associative destinando le ulteriori economie e i risparmi agli interventi di welfare in favore dei propri iscritti. (Public Policy)
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