La sottosegretaria del Ministero dell’Istruzione, Angela D’Onghia, a margine di un convegno a Salerno, ha parlato della formazione dei docenti e della nuova forma di reclutamento.
“I decreti applicativi della Legge 107/2015 per la formazione degli insegnanti migliorano la qualità del sistema di istruzione del nostro Paese adeguandosi a standard ed obiettivi internazionali. Nello specifico con l’approvazione del nuovo decreto, – aggiunge l’esponente del governo Gentiloni – i laureati potranno partecipare ai concorsi, previo il conseguimento di 24 crediti universitari in settori formativi psico-antropo-pedagogici o nelle metodologie didattiche”.
“I concorsi avranno cadenza biennale e il primo sarà nel 2018. Chi supera il concorso entra in un percorso triennale di formazione, inserimento e tirocinio (FIT), con una retribuzione crescente che parte dal periodo della formazione. Gli insegnanti vengono valutati per tutta la durata del percorso. Alla fine del triennio, se la valutazione è positiva, vengono immessi in ruolo. Investire nella formazione vuol dire investire nei ragazzi e quindi nel futuro. Certo la formazione deve essere al passo con i cambiamenti e quindi è utile apprendere con metodi e strumenti sempre più innovativi. In questo modo – conclude – daremo anche più valore agli insegnanti e al ruolo fondamentale che ricoprono all’interno della società”.
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