Felice della nomina? D’Onghia non ha dubbi: “Sono molto contenta. Sono orgogliosa anche per chi ha creduto in me, per le persone che mi sono state sempre vicino, per le persone che mi hanno voluto bene ed accompagnato nella mia vita. Spero di poter fare tutto quello che si deve fare perchè la scuola è la base della vita di ognuno di noi. Bisogna ridare il prestigio alla scuola e spiegare ai ragazzi che la cosa importante è la cultura perchè rimane dentro di noi per sempre”.
Per questo, dice la neo sottosegretaria, “bisognerebbe riportare a scuola l’educazione civica, ma non come materia, bensì come base culturale fondamentale. Bisogna poi far capire ai ragazzi di oggi che la cosa importante non è saper smanettare con un telefonino o un tablet, ma avere ed assimilare veramente cultura perchè rimane dentro ognuno di noi. Bisogna ridare prestigio alla scuola, prestigio agli insegnanti, fare in modo che gli insegnanti e le famiglie collaborino”.
E “le risorse vanno trovate perchè la cultura è una priorità ed è fondamentale per tutti i cittadini”.
“La scuola secondo me ha bisogno di organizzazione e poi bisogna avvicinare questa scuola al mondo del lavoro perchè il grande problema che abbiamo in Italia è quello della disoccupazione giovanile, forse anche perchè la scuola è completamente distante dal mondo del lavoro. Penso che in questo ci sono riforme da fare insieme anche la ministero del lavoro. Bisogna trovare sinergie nuove e semplificare. Noi siamo il paese delle piccole e medie imprese, che sono il 92% delle imprese italiane, ma è complicatissimo fare gli stage”.
E come il premier Renzi, anche la neo sottosegretaria intende “far presto una visita alle scuole di Noci ed agli insegnanti del territorio. Credo sia doveroso salutarli e partire dall’ascolto delle loro istanze”.
Ascolto dunque e poi ancora ascolto, sperando sempre che tale mitico ascolto venga inteso.
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