Egregio Direttore,
Le chiediamo di pubblicare la nostra lettera di disperazione inviata a tutti i Senatori della Repubblica affinché non votino il DDL sulla “Buona scuola”!
QUESTO IL TESTO DELLA LETTERA
Egregio Senatore,
ci rivolgiamo a Lei in rappresentanza di un nutrito gruppo di insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Bolzano per implorarLa di concentrare la Sua preziosa attenzione sul problema che ci riguarda direttamente e che sta sconvolgendo le vite nostre e delle nostre famiglie: il DdL “Renzi” comunemente chiamato “Buona scuola”.
E’ ormai acclarata l’approvazione con cui a livello nazionale è stata accolta la mobilitazione, che nella forza del suo impatto ci ha trovati tutti coinvolti nelle piazze italiane il 5 maggio scorso e che non può certamente essere ignorata.
Ci ferisce l’indifferenza applicata nei confronti nostri e delle nostre ragioni da parte di una limitata porzione di questo Governo. Sicuramente tale indifferenza non sarà sufficiente a rimuovere il problema, che tra qualche anno dovrà essere affrontato dagli ammortizzatori sociali, di una classe di esodati, poveri e senza più dignità, ma potrebbe essere facilmente superata con un atteggiamento di apertura che darebbe vita ad una riforma di più larghe vedute.
Questa rappresentanza si rivolge alla Sua coscienza personale e alla Sua lungimiranza politica e La prega, sia di prendere una posizione di rifiuto a questo DdL iniquo, sia di mediare la migliore comunicazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo di modificare gli ingiusti principi in esso contenuti, i quali direttamente ci offendono come insegnanti e come persone.
Trovando in questa sede improduttivo intrattenerci nella disamina degli aspetti specifici di questo Decreto di cui molto in questi giorni si sta parlando e che Lei sicuramente conosce in modo approfondito, Le rivolgiamo la preghiera di NON VOTARLO, ma di eventualmente modificarlo, affinché non si configuri come un danno sociale irreversibile.
Milioni di insegnanti si rivolgono a Lei pregandoLa di contribuire alla loro salvezza: il DDL che si sta approvando in condizioni antidemocratiche e autoritarie DEVE essere ritirato o rivisitato alla luce delle numerose, logiche, legittime e illuminate proposte che in questi giorni insegnanti, costituzionalisti, esperti, del mondo della scuola e non, stanno avanzando a gran voce.
Ricordiamo a tal proposito che la Costituzione rappresenta tutti i cittadini, e che tutti i cittadini hanno quindi diritto di consegnare la loro voce ai rappresentanti del Governo, i quali doverosamente contribuiscono alla realizzazione del bene comune.
Qualora lo ritenesse necessario, siamo disponibili ad un incontro nei modi e nelle condizioni che Lei riterrà più confacenti, al fine di introdurre un dialogo costruttivo, sereno e prolifico.
Con quest’auspicio e con l’augurio di svolgere al meglio i Suoi impegni istituzionali, cogliamo l’occasione per ringraziarLa per l’attenzione che ha voluto dedicarci leggendo queste righe cariche di amarezza e frustrazione.
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