Da bulli in classe a volontari con i poveri della Caritas

“Nel corso del 2012 – spiega il direttore della Caritas Mauro Masciotti – le nostre strutture e i nostri servizi hanno ricevuto la collaborazione, perché sia noi che la scuola così la intendiamo, di 30 studenti che, per vari motivi, si sono ritrovati destinatari di una punizione, che sia una nota o una sospensione poco rileva. Per far capire loro come funziona una specifica porzione del mondo reale, quello dove ci si rapporta con le marginalità, con le vittime della crisi, con i problemi crescenti che maturano nelle famiglie, condividiamo con loro la nostra esperienza quotidiana a contatto con il prossimo. Si tratta – prosegue – di una esperienza più che positiva sia per noi che per questi ragazzi. Da parte nostra abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con ragazzi e ragazze che non conoscevamo. Da parte loro abbiamo riscontrato che la diffidenza iniziale non è dovuta a presunzione, ma, spesso, alla difficoltà di rapportarsi con l’altro. E’ stata un banco di prova per tutti che ha portato ad un bilancio complessivo. L’esperienza vissuta gomito a gomito ha visto molti di questi giovani proseguire – conclude Masciotti nell’esperienza del volontaria”. L’ulteriore collaborazione con il tribunale di Perugia e con i servizi sociali ha visto realizzare un progetto, che ha interessato 10 persone, tra adulti e minori, che con il servizio svolto in Caritas hanno scontato, per così dire, una pena alternativa e cioè sono stati impegnati nell’equivalente dei lavori socialmente utili. Anche in questo caso l’esperienza è più che positiva e, stando ai buoni esiti, si dovrebbe ripetere di nuovo.