La lettera dei ragazzi calabresi al ministro Profumo
“Caro e gentile ministro, le scriviamo per ringraziarla di averci rincuorato in un momento in cui ci siamo sentiti soli, come adolescenti e come cittadini italiani. L’attentato ha risvegliato in noi non solo un senso di indignazione per la morte di una nostra coetanea, vittima inconsapevole di una violenza inaudita, ma anche un sentimento di turbamento mai provato. Avvertiamo la sensazione di non essere più sicuri all’interno di un luogo che per antonomasia, è simbolo di civiltà, cultura, protezione, allegria, amore, tranquillità, pensiero libero, amicizia. Spesso si parla di Italia Unita solo se si verificano eventi drammatici o in occasioni di intrattenimento come una partita di calcio! Questo non ci basta più. Non possiamo continuare a vedere il nostro Paese piegarsi davanti all’indifferenza del sangue dei nostri fratelli. Noi ragazzi dovremmo sentirci uniti da Nord a Sud, non solo in questi giorni di lutto nazionale e di cordoglio, ma sempre, perché dobbiamo essere la speranza per il futuro ma anche il sostegno per il presente. Ora chiunque sia stato è una questione di secondo piano rispetto alla morte innocente, anche se è necessario che la giustizia dello Stato sia presente, con la punizione di questo atto folle. Tuttavia siamo consapevoli che la giustizia non sarà mai completamente appagata, perchè Melissa non tornerà più tra noi. La ringraziamo, per la sua lettera non formale, che ha toccato il cuore di tutti noi, grazie per il suo impegno, grazie”.