Il passaggio da direttore-preside a dirigente scolastico porta con sé numerosi e significativi cambiamenti.
Intanto ci sarà una differenza sostanziale fra rapporto di lavoro e incarico dirigenziale: il primo, legato al superamento del concorso, sarà a tempo indeterminato, mentre l’incarico dirigenziale verrà assegnato "a termine" per un minimo di 2 ed un massimo di 7 anni.
In precedenza presidi e direttori erano titolari di sede e potevano presentare ogni anno domanda di trasferimento, come ogni altro dipendente della scuola; d’ora innanzi, invece, scomparirà l’istituto della titolarità e si potrà chiedere il trasferimento solo in presenza di sedi disponibili. Inoltre l’accoglimento della richiesta rientrerà nei poteri discrezionali del direttore regionale e – una volta ottenuta la nuova sede – non si potranno formulare ulteriori richieste per almeno 3 anni.
Cambiano anche le regole per gli incarichi aggiuntivi: i rapporti di collaborazione con altri enti (Università, Regioni, enti locali..) saranno retribuiti solamente al 30 per cento, mentre la restante somma confluirà in un fondo che servirà per il trattamento accessorio di tutti i dirigenti.
Sulla valutazione le regole non sono ancora del tutto definite: per certo si sa che la valutazione condotta al termine del 1999-2000, che aveva suscitato molte perplessità ed anche alcune polemiche, non sarà tenuta in nessun conto, né ai fini retributivi né ai fini della carriera futura.
A partire dal prossimo anno scolastico la valutazione riguarderà risultati, competenze e prestazioni e terrà conto anche delle risorse e dei mezzi concretamente messi a disposizione del dirigente. In caso di esito negativo ci dovrà essere un "supplemento" di indagine condotto da due esperti designati dal dirigente regionale.
Per quest’anno la valutazione dovrebbe consistere in una relazione conclusiva del dirigente scolastico, ma le modalità precise non sono ancora stabilite.
In caso di valutazione negativa – ma anche per motivate ragioni di ordine organizzativo e gestionale – l’Amministrazione potrà revocare l’incarico.
Il contratto in discussione prevede infine che anche per i dirigenti scolastici venga attivata un’assicurazione contro i rischi professionali e le responsabilità civili (a questo scopo è stanziata una somma di 500mila lire per ciascun dirigente scolastico).
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