I lettori ci scrivono

Da docente sospeso difendo la libertà di insegnamento

Onorevole Ministro dell’Istruzione Prof. Patrizio Bianchi,

la rivendicazione da Lei fatta in Parlamento attraverso il Ministro D’Incà della natura sostanzialmente punitiva e non sanitaria del decreto n. 24/2022, nella parte che disciplina il ritorno a scuola degli insegnanti non vaccinati e contrari al Green Pass, non è degna dei valori sui quali è fondata e si regge la nostra Repubblica, ai quali Lei come ogni altro membro del Governo deve conformare la Sua azione.

Vale a dire i valori dell’eguaglianza, dignità e non discriminazione dei cittadini, del lavoro e della difesa delle minoranze di ogni genere.

Definire “diseducativo” il ritorno in cattedra di questi docenti, istigare pubblicamente al disprezzo morale e all’odio sociale contro chi legittimamente si avvale del proprio senso critico, è atto eversivo di ogni convivenza democratica, che non passerebbe senza conseguenze se in Italia le istituzioni e l’opinione pubblica da tempo non fossero oltraggiate nelle loro funzioni.

Come Lei ben sa, la Scuola pubblica italiana non ha il dovere di educare i giovani all’obbedienza verso il Governo di turno e la sua agenda, ma di istruirli e formarli al pieno sviluppo delle loro capacità nel rispetto dei valori democratici. Compito che essa svolge grazie alla libertà d’insegnamento garantita dalla Costituzione (art. 33) e nell’apertura a tutti, che ne è la conseguenza (art. 34).

Come cittadino ed educatore ritengo pertanto inaccettabili, sia le parole denigratorie verso una minoranza che si è semplicemente avvalsa del suo diritto al dissenso, sia le gravi conseguenze umane e professionali cui essa è sottoposta nell’esercizio di questa libertà (come la sospensione dal lavoro e dallo stipendio), che non possono mai violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana (art. 32).

La differenza tra un governo democratico e uno che non lo è si misura proprio dalla gestione delle emergenze, poiché soltanto il secondo ritiene che esse legittimino il mancato rispetto dei diritti fondamentali!

Appellandomi ai Suoi doveri di servitore dello Stato (art. 54), Le chiedo dunque di sconfessare pubblicamente quanto affermato in Parlamento e di ritirare immediatamente queste misure inique e inutilmente vessatorie, come è nei Suoi poteri.

Marco Bonsanto

insegnante sospeso di Storia e Filosofia

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024