Nel vasto panorama delle conoscenze attuali e del prodigioso mondo tecnologico, cosa può rappresentare “raccontare il mito greco-latino”?
Sicuramente non è un’operazione di cultura antiquaria o un mondo puramente filologico: narrare le leggende è riappropriarsi di un patrimonio che ci appartiene.
Il racconto è nato vari millenni fa, e non è esistita cultura che nella sua tradizione non abbia curato e coltivato le antiche memorie che hanno dato origine alla civiltà in senso lato.
Non troviamo narrazioni uguali nelle varie culture del mondo, ma un motivo conduttore è sempre presente: cercare e capire le origini e i sentimenti di ogni paese.
Nel caso specifico di noi italiani, la cultura primaria rimane quella greco-latina, che ancora oggi fa sentire il suo influsso.
Nelle leggende si ritrovano elementi che aiutano a capire la nostra terra, le origini e i nostri orientamenti culturali.
Non esiste una narrazione che non possa dare, ancora oggi, un significato reale a certe posizioni culturali in senso lato, ovvero di civiltà.
Ripercorrere i sentieri del mito è un’esperienza che ci aiuta a farci riappropriare di tutto un mondo che non è rimasto lontano.
Noi siamo perché qualcuno ci ha preceduto, in tutti i sensi, e noi dell’eredità del passato siamo legittimi possessori e forse anche i curatori.
Non vecchi discorsi da favole, ma spunti ed osservazioni per capire meglio il nostro mondo.
Al tal proposito, per la serie “La Tecnica in classico“, la casa editrice ha realizzato sei video dal titolo “Raccontando i miti“, dedicati proprio al racconto dei miti e delle leggende risalenti alla cultura greco-latina.
La narrazione degli episodi, è affidata al professore Gaetano Cosentini.
Ecco nell’ordine il tema di ogni singolo episodio
1) La nascita di Ercole
2) Apollo e Dafne
3) Il ciclope Polifemo
4) Atteone e Diana
5) Il ratto di Proserpina
6) Filemone e Bauci
