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Da Eurydice le “Schede nazionali sui bilanci dell’istruzione in Europa”

L’investimento in istruzione è un settore prioritario nel contesto della strategia Europa 2020, strategia di crescita dell’UE per il decennio in corso.

Di fronte alle attuali sfide economiche, è essenziale promuovere una crescita sostenibile e, in tale ottica, investire in istruzione, formazione e apprendimento permanente è fondamentale per migliorare l’occupabilità e, in particolare, affrontare e prevenire la disoccupazione giovanile.
Tuttavia, la crisi economica e il conseguente aumento dei deficit di bilancio e del debito stanno profondamente minando la capacità degli Stati membri di restare in linea con i requisiti del Patto di stabilità dell’Unione europea e del Patto per la crescita. La spesa pubblica per l’istruzione, che rappresenta quasi il 90% del totale investimento in istruzione in tutti i Paesi UE, è una di quelle voci che più sta risentendo in questo processo di consolidamento.
Servirebbero dei dati ufficiali sulla spesa per l’istruzione, al fine di monitorare le tendenze ed alimentare il dibattito politico a livello nazionale e europeo, ma i dati comparativi sulla spesa sono disponibili solo con un certo ritardo. Basti pensare che gli ultimi dati UNESCO/OCSE/Eurostat (UOE) sono del 2010.
La mancanza di informazioni recenti sul finanziamento pubblico dell’istruzione in Europa rende difficile valutare e discutere i cambiamenti in corso riguardo agli investimenti pubblici nel settore dell’istruzione, e di conseguenza rende difficile individuare i fattori che spiegano questi cambiamenti e analizzare le recenti riforme intraprese dai vari Paesi.
Per tali ragioni, proprio per sopperire a questa mancanza di informazioni, Eurydice ha deciso di produrre la pubblicazione National Sheets on Education Budgets in Europe 2013, che raccoglie le schede nazionali con i dati più recenti riguardanti i bilanci dell’istruzione nei paesi europei. Lo scopo è quello di contribuire al dibattito politico sui bilanci sostenibili, sugli investimenti e sul miglioramento della efficienza della spesa pubblica in istruzione e formazione per promuovere la crescita.
Le schede nazionali presentano una panoramica dei bilanci (spesa programmata, quindi non effettiva) per l’istruzione per tipo di spesa e il livello di istruzione e consentono di identificare i cambiamenti negli anni, cioè in pratica se la spesa per l’istruzione per il 2013 è stata programmata in aumento o in diminuzione o per restare stabile rispetto al 2012.
Nella grande maggioranza dei paesi/regioni esaminati, il bilancio dell’istruzione per il 2013 è aumentato di oltre l’1 % a prezzi costanti rispetto al bilancio dell’istruzione per il 2012, mentre una diminuzione che ha superato l’1% è stato registrato in alcuni paesi, tra cui l’Italia. Il bilancio per l’istruzione per il 2013 rispetto al 2012 è rimasto stabile in quattro paesi / regioni (aumento o diminuzione inferiore all’1%).

 

Lara La Gatta

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