Queste sono solo alcune delle dieci domande che il sito Dibattito Scienza nato da un gruppo Facebook, rivolge ai leader delle principali forze politiche che si sfideranno alle prossime elezioni.
Il sito “Dibattito Scienza” vuole replicare in Italia l’esperienza di Science Debate, l’iniziativa americana che da anni invita i candidati alla Presidenza degli Stati Uniti a esprimere il proprio punto di vista su temi legati alla scienza, alla tecnologia e alle politiche della ricerca.
“Il fine ultimo della nostra iniziativa – si legge sul sito, ideato da Moreno Colaiacovo – è di far entrare nel dibattito politico l’approccio razionale alla risoluzione di alcuni problemi, tipico della ricerca scientifica, attraverso domande mirate e specifiche ai candidati delle prossime elezioni politiche ed eventualmente delle primarie, per quei partiti o movimenti che le adotteranno”. IL gruppo conta al momento su Facebook 1.318 membri.
Tra le domande stilate, oltre a quelle riguardanti gli investimenti in ricerca e innovazione, Dibattito Scienza chiede ai candidati la loro posizione sull’uso degli animali per la ricerca, sugli interventi per combattere i cambiamenti climatici, sul rilancio della scuola, sulla legge 40, sull’Agenda Digitale, sullo smaltimento dei rifiuti, sulla messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico e sul programma energetico.
“Dibattito Scienza – si legge sul sito – rimarrà in attività anche dopo le elezioni, come ‘sentinella delle promesse’ o delle dichiarazioni dei politici, in modo da aggregare i ricercatori, i comunicatori e chiunque voglia intervenire, e dare loro strumenti per l’interpretazione della realtà politica lontani dal chiacchiericcio quotidiano”. (AGI) .