Fa discutere la decisione del Governo di attribuire 70 incarichi dirigenziali per la valutazione del sistema scolastico, al di fuori di una procedura concorsuale.
Ovviamente c’è già chi parla di violazione della Costituzione e persino di più.
In realtà questa procedura esiste nel nostro ordinamente da almeno 15 anni ed è esplicitamente prevista dal comma 6 dell’articolo 19 del decreto legislativo 165 del 2001 (il testo unico sul pubblico impiego).
La disposizione è chiara e inequivocavile e stabilisce che gli incarichi dirigenziali “sono conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale”.
Dopo di che la legge prevede due casi diversi; il primo riguarda incarichi a persone con qualifica “non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione” purchè “abbiano svolto attivita’ in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali”.
{loadposition el-concorso-dirigenti}
Il secondo caso (quello che si verifica con la nomina dei 70 dirigenti per i processi di valutazione) converne persone che “abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni statali, ivi comprese quelle che conferiscono gli incarichi, in posizioni funzionali previste per l’accesso alla dirigenza, o che provengano dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato”.
Esiste ovviamente un limite a questa procedura ed è dato dalla percentuale di incarichi dirigenziali conferiibli rispetto alle dotazioni organiche complessive: non si può superare il tetto del 10% per gli incarichi dirigenziali di prima fascia e dell’8% per quelli di seconda fascia.
D’altra parte questa modalità di conferimento degli incarichi dirigenziali è già stata praticata più volte nel corso degli anni per esempio per “promuovere” a ispettori (dirigenti tecnici) un certo numero di dirigenti scolastici o per far entrare alcuni insegnanti nelle stanze di viale Trastevere come dirigenti.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…