Da lunedì 12 ottobre nelle scuole italiane si svolgerà la “Settimana contro la violenza”. L’iniziativa, derivante da una intesa tra il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e il ministro dell`Istruzione, Mariastella Gelmini, prevede un testimonial sicuramente gradito alla maggior parte degli studenti: si tratta dal cantante Marco Carta, che ha anche partecipato alla realizzazione di uno spot, in programmazione da domenica 11 ottobre, dal titolo “La violenza è l`unica nota stonata”.
“Credo che la musica – ha detto Carta, aderendo alla campagna di sensibilizzazione tra i giovani – debba fare la sua parte per diffondere un messaggio positivo, di rispetto e di tolleranza, che la sua forza debba essere sfruttata da chi vuole mandare un messaggio forte, che punti dritto al cuore. Il mio, quello di prestare il volto e la voce allo spot, è un piccolo contributo per portare avanti questa importantissima battaglia. Se servirà a fermare anche solo un piccolo episodio di violenza o sopraffazione, a convincere un solo ragazzo, allora vuol dire – ha concluso il cantante vincitore di Sanremo – che il mio impegno è stato utile“.
Durante la settimana si attiveranno dibattiti, proiezioni di film e lezioni su come contrastare tutte le forme di violenza fisica, psicologica o tecnologica (principalmente su internet). All’interno degli istituti si svolgeranno incontri con specialisti, esperti di associazioni (come Telefono azzurro) ed anche personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Postale.
Durante la settimana si attiveranno dibattiti, proiezioni di film e lezioni su come contrastare tutte le forme di violenza fisica, psicologica o tecnologica (principalmente su internet). All’interno degli istituti si svolgeranno incontri con specialisti, esperti di associazioni (come Telefono azzurro) ed anche personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Postale.
Un’importante iniziativa verrà attuata anche dai ministri Carfagna e Gelmini: martedì 13 ottobre firmeranno un bando di concorso per gli studenti che si esercitino a produrre un`opera (testo, disegno, scultura, videografica, musicale e, addirittura, graffiti) sul tema del contrasto alla violenza.
Un tema su cui istituzioni, scuola e famiglie farebbero bene a guardare con estrema attenzione. Da Milano nelle ultime ore è giunta la notizia che sarebbe in continua ascesa il bullismo di carattere femminile a Milano, in particolare quello che ha come protagoniste attive le giovanissime: la tendenza giunge dai dati annuali raccolti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del capoluogo lombardo. per reati come le lesioni personali, affermano i dati del Tribunale, il 10% dei minori che finiscono sotto indagine è di sesso femminile, mentre fino a uno o due anni fa le statistiche parlavano di pochissimi episodi del genere. Queste ragazze aggrediscono, picchiano e rapinano le coetanee per strada o a scuola, le costringono a consegnare quello che hanno, come l’iPod o il cellulare, spesso girano con dei coltelli. In un anno le lesioni personali sono passate da 364 a 434, le estorsioni da 20 a 29, prevale l’uso della violenza e della minaccia rispetto al fine di lucro. E’ un fenomeno che, secondo i magistrati, “non accenna a diminuire“. E una situazione sarebbe simile anche in diverse altre città italiane.