Antonio Mastrapasqua, il presidente dell’Inps, per evitare che qualcuno lo possa scordare, ricorda la riforma Fornero ai microfoni di ‘Start’ su RadioRai1. E infatti ha detto, senza turbamenti e dribblando sulle pensioni d’oro: “L’età pensionabile è agganciata all’aspettativa di vita perchè per fortuna si vive di più, quindi si lavorerà di più e si percepirà una pensione per più tempo”. E poi ha aggiunto: “La riforma è cominciata vent’anni fa con Amato, poi con Dini e tutti i governi che si sono susseguiti. Di fatto la riforma Monti-Fornero, chiude un ciclo di transizione molto lungo.”
A chi gli chiedeva se il sistema sarà sostenibile dalle singole persone ha poi risposto: “Serve la ‘seconda gamba’ della pensione complementare, che in Europa è molto diffusa ma che in Italia stenta ancora a decollare. Su questo tutti (Inps, assicurazioni e banche) devono lavorare”. Mastrapasqua ha anche ricordato un dato “allarmante”: nel Vecchio Continente “la media di coloro che hanno la pensione complementare è di circa il 91%, in Italia è il 23%. Un delta troppo ampio sul quale bisogna riflettere per capire quali sono gli errori che sono stati fatti”