Mi rivolgo soprattutto ai precari e in particolare a chi, grazie al Ddl, pensa di poter finalmente essere assunto e a chi sta chiedendo di rientrare nel piano assunzionale, ma il discorso si estende a tutti i docenti di ruolo perché ciò che bolle in pentola è il futuro della scuola e gli alunni.
Siamo tutti concentrati sull’articolo 8 (Piano assunzionale straordinario) ma siamo certi che è ciò che deve interessarci?
Siamo sicuri che l’assunzione è ciò che vogliamo?
Ritengo che il Governo abbia volutamente bocciato lo stralcio delle assunzioni per poter liberamente impiantare quella che diventerà la più grande riforma della scuola. Distogliere l’attenzione sugli altri articoli per poi, con il ricatto dell’urgenza delle assunzioni, approvare questo scellerato provvedimento.
“Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”.
Una scuola basata sull’autonomia dove i numeri la faranno da padrone e dove inevitabilmente il successo a tutti i costi cambierà sia la didattica che lo stipendio. Unico obiettivo saranno i risultati a costo di abbassare i livelli di apprendimento. In termini spiccioli avremo più promossi ma più somari.
Siamo sicuri che per essere assunti dobbiamo subire una scuola basata su principi privatistici, autonomia nel dover gestire nel modo che si ritiene più opportuno i propri interessi al fine dei soli risultati?
Siamo sicuri che per essere assunti dobbiamo accettare la nuova idea di organico dell’autonomia? Albi territoriali definite dalle Urs su reti di scuole con i ruoli del personale docente regionali.
Siamo sicuri che dobbiamo sperare che sia approvato questo provvedimento?
Siamo sicuri che dobbiamo chiedere la nostra inclusione nel piano assunzionale?
Ritengo che l’unica nostra richiesta debba essere il ritiro di questo DdL.
Da precario preferisco non essere assunto piuttosto che subire questo decreto, per il bene della scuola e degli alunni.
Gli alunni, la scuola e i docenti hanno bisogno di rispetto!
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