Da Regione Lazio e Filas 4 milioni di euro in favore dell’occupazione giovanile
Settecento euro mensili per 6 mesi di esperienza lavorativa, con la concreta possibilità che questa si trasformi in impiego, grazie anche agli incentivi previsti per le aziende che decideranno di assumere gli stagisti. La formula, che ha visto uno stanziamento da parte della Regione di 4 milioni di euro, rappresenta uno sbocco interessante per il futuro dei giovani neolaureati: secondo recenti dati Almalaurea, infatti, ben 2 studenti su 3 che frequentano stage trovano impiego a un anno dalla laurea, contro una media generale del 54 per cento.
Al bando “Borse di studio per tirocini formativi scientifici” sono stati ammessi 506 neolaureati (circa 800 le domande) con un’età media di 29 anni per i laureati specialistici e 26 anni per i triennali.
Tra i candidati, prevalenza per le donne (53 per cento) sui maschi e per i possessori di laurea specialistica (il 56 per cento) sui diplomi triennali. Ingegneria, biologia e architettura tra le specialistiche e ingegneria industriale, biotecnologie e scienze biologiche tra le triennali sono le tipologie di laurea più diffuse. Ad ospitare gli stage, in maggioranza le Università e gli Enti di ricerca (52 per cento), seguite dalle Imprese (29 per cento) e dalla Pubblica Amministrazione centrale e locale (17 per cento).
Il progetto ha l’obiettivo di fermare l’esodo da facoltà ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese: si calcola infatti che la quota degli iscritti negli atenei scientifici si sia quasi dimezzata dal dopoguerra ad oggi, nonostante discipline come chimica, ingegneria e biologia presentino strade professionali meno tortuose e più remunerative rispetto ad altre. Nel Lazio, seconda regione in Italia per sviluppo e innovazione, si trova uno degli epicentri culturali del settore, con l’11 per cento della popolazione studentesca e circa 7.500 iscritti nel 2006. Una palestra per nuovi talenti che lo scorso anno ha registrato nella regione una contrazione tra gli iscritti del 6,6 per cento, dato che ha confermato il trend negativo pur con perdite minori rispetto agli anni precedenti.
Nel frattempo si sono conclusi 11 tra i 161 tirocini realizzati grazie alla prima edizione del bando e sono già 6 i giovani neo laureati che si sono visti offrire un contratto a tempo indeterminato dalle imprese che li ospitano. Secondo i partecipanti al primo bando si tratta di un’occasione davvero in grado di semplificare l’iter post universitario che è sempre piuttosto complesso. Trovare uno stage, infatti, non è facile e, in genere, queste esperienze sono gratuite o con rimborsi spese quasi irrisori.
Per l’assessore all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione della Regione Lazio, Silvia Costa, “questa iniziativa ha messo in luce le potenzialità ed i risultati che i giovani possono ottenere attraverso il sostegno delle istituzioni. La possibilità di effettuare tirocini formativi scientifici presso le Università, le imprese ed i centri di ricerca, infatti, ha consentito loro di prendere un diretto contatto con il mondo del lavoro e di creare i presupposti perché questa importante esperienza possa diventare un’occupazione stabile, grazie anche agli incentivi che il bando riserva alle imprese che assumano con contratto a tempo indeterminato o con contratti a tempo determinato di 24 o 36 mesi. Si tratta di giovani che, in molti casi, si sono laureati in media da 15 mesi, talora con il massimo dei voti e che con il supporto adeguato, possono contribuire a consolidare il ruolo leader della nostra Regione in ambito scientifico”.