Gli studenti delle scuole del Trentino, di ogni ordine e grado, dovranno indossare in classe il tradizionale grembiule o una divisa.
A stabilirlo è un ordine del giorno approvato l’11 giugno dal Consiglio provinciale, a seguito del dibattito sul ddl di recepimento della legge sulla Buona Scuola.
“E’ un’iniziativa politica che che va vista nel suo aspetto positivo per favorire un abbigliamento pratico, stimolante lo spirito di coesione e di gruppo, una preziosa occasione per azzerare le disuguaglianze tra gli studenti ed eliminare i giudizi che passano attraverso le apparenze”, ha detto il consigliere Claudio Cia (Gruppo misto) che ha presentato l’odg.
Secondo Cia, “la divisa, lungi dall’essere catalogata come un qualcosa di militare promuove tra i ragazzi l’appartenenza, fornisce un valido sostitutivo delle sfilate di moda, e rimuove gli sterili confronti che vedono protagonisti i genitori e vittime i figli”.
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L’ordine del giorno prevede che ogni scuola avrà piena autonomia nel decidere il modello di divisa adatto, elaborandolo a piacimento, anche sulla base di pareri richiesti agli studenti.
“Un logo personalizzato per ogni scuola – sottolinea Cia – favorirebbe la costruzione di un’identità condivisa tra gli alunni, animando orgoglio e senso di appartenenza alla medesima realtà”.
Non è chiaro se ad indossare la divisa, a questo punto da settembre 2016, saranno anche gli studenti della scuola superiore. A leggere l’ordine del giorno, sembrerebbe di sì, visto che indica le scuole del Trentino, di ogni ordine e grado. A pensarci bene, bene, un ragazzo di 18 o 19 anni può andare a scuola in divisa? A meno che per divisa non si intenda anche un semplice logo della scuola, in stoffa o in metallo, appeso sulla maglia.
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