Attualità

Dad a rilento e lezioni troppo corte: accuse ai prof

Oltre alla lentezza e inadeguatezza degli strumenti tecnologici per seguire la didattica a distanza, gli insegnanti tenderebbero a utilizzare molto materiale video preregistrato, sfruttando quella che tecnicamente si chiama lezione in “asincrono”, per stare meno in collegamento con le loro scolaresche per spiegare o interrogare.

A dirlo, come si legge sul Messaggero, il coordinatore per le scuole superiori dell’Unione degli studenti  di Roma: «nei licei e negli istituti tecnici superiori avviene almeno nel 25 per cento dei casi, con il tempo delle lezioni dove il docente non è collegato che supera quello dove gli stessi sono presenti. E questo crea disorientamento soprattutto negli allievi più piccoli o in quelli che vanno verso la maturità e temono di non finire il programma». 

Dopo questa denuncia da parte dell’Uds è partita l’attenzione  dell’Ufficio scolastico regionale che, a sua volta, starebbe ricevendo dalle famiglie tre o quattro segnalazioni ogni giorno, cosicché ha mandato ai presidi una circolare per ricordare quali sono i tempi e i modi della Dad indicati dal ministero dell’Istruzione, mentre con  l’Uds e attraverso i canali social starebbe facendo un monitoraggio tra gli studenti delle superiori sulla Dad: «Da non pochi licei della Capitale, soprattutto gli studenti dei primi anni e quelli prossimi alla maturità, ci informano che il minutaggio in asincrono supera quella in sincrono. Capita in un quinto dei casi. E così la didattica va a rilento». 

Questo fenomeno tuttavia accadrebbe non «perché i professori ci “marciano”, non vogliono lavorare, ma perché è stata poca la formazione che è stata fatta per prepararli a questo tipo di didattica». 

Nelle sue linee guida, precisa in fine Il Messaggero,  il ministero dell’Istruzione non esclude questo tipo di insegnamento, ma prevede che la parte in sincrono sia più lunga di quella in asincrono. 

«È molto difficile controllare caso per caso, anche perché dovremo collegarci alle videochat di ogni classe. Detto questo, gli insegnanti utilizzano il tempo in cui le lezioni sono offline per preparare ulteriori materiali o correggere i compiti»: questa la dichiarazione di un dirigente scolastico romano. 

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Compilazione domanda concorso docenti 2024: ecco come fare, passo dopo passo – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

21/12/2024

Oggi è il Solstizio d’inverno, da domani in marcia per la Primavera

Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…

21/12/2024

Linee guida Educazione Civica, un docente Valditara: “Farò l’opposto. Spero non mi decurti lo stipendio”, la lettera virale

In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…

21/12/2024

Bambino affidato al padre scappa da scuola e ferma la Polizia dicendo di voler stare con la madre: lei denuncia l’istituto

Una vicenda alquanto contorta è avvenuta a Catania quasi un mese fa, resa nota soltanto…

21/12/2024

Tfa Indire, manca il decreto: necessario il parere dell’Osservatorio per l’Inclusione, rinnovato ma ancora non convocato

Tfa Indire, a che punto siamo? Si attendono con ansia ulteriori novità relative ai percorsi…

21/12/2024

Concorso PNRR 2024, ecco quali certificazioni linguistiche vengono ritenute valide nella tabella dei titoli valutabili per i concorsi docenti

Una docente che sta compilando la domanda per il concorso a cattedra PNRR 2024 per…

21/12/2024