Sono uno studente dell’IIS Alessandrini di Vittuone (MI). È la seconda volta che vi scrivo, dopo la prima pubblicazione avvenuta nel marzo 2020; ritengo importante scrivervi ora, alla luce dell’attuale, e soprattutto critica, situazione del mondo della scuola.
“D.a.d. o non d.a.d.?” Questa è la domanda che ci poniamo al giorno d’oggi noi studenti di tutta Italia. Noi in Lombardia siamo in dad fino al 24/01, e molto probabilmente la situazione non rimarrà invariata. Vorrei concentrarmi sulle attuali manifestazioni del corpo studentesco, che hanno come scopo un rientro frettoloso, che non è una soluzione di continuità per la comunità scolastica, senza sapere tra l’altro a cosa si vada incontro. La proposta di una didattica al 50% per noi studenti è poco fruttuosa: il docente non è un robot che può seguire gli alunni in due frangenti diverse. Si creerebbero situazioni poco spiacevoli dove viene primeggiato chi è solo in presenza… di queste cose non si tiene conto però!
Per non parlare dello stato dei mezzi pubblici, settore sempre penalizzato dallo stato e dalle varie regioni, soggetto a continui tagli (fattore in comune anche a scuola e sanità). Il nodo dei trasporti non verrà sciolto mai, se mancano risorse e soprattutto la voglia di fare da parte delle istituzioni.
Quello che è emerso dalle attuali manifestazioni è un senso di egoismo da parte di alcuni studenti, facendo assembramento e non mantenendo spesso la distanza tra di loro.
Attenzione: io non voglio essere promotore della d.a.d. e né voglio rimproverare nessuno, non è questo assolutamente il fine del mio articolo. Il mio consiglio è di riflettere e di attendere, in attesa del termine della campagna vaccinale. Avere fretta nella vita a volte ti porta a ritrovarti con nulla, per questo dobbiamo avere pazienza.
Aggiungo soprattutto che questa situazioni di attacchi politici tra regioni e governo non è assolutamente d’aiuto per risolvere tale situazione.
Penso che a tutti manchino i propri compagni e le marachelle comminate assieme, ma sono sicuro che quando torneremo avremo più entusiasmo di prima. Pensiamo ad arricchire ugualmente la nostra cultura, in attesa di una situazione migliore!
Domenico Greco