La didattica distanza, come sappiamo, è tornata a far parte della vita, prima di una parte, e adesso di tutta la scuola secondaria di secondo grado. Ma nello spazio di pochi mesi dalla “prima volta” saranno migliorate le cose? Sarà servita la prima esperienza di marzo per correggere e limare errori e problemi che impensierivano studenti e docenti?
Secondo un sondaggio del portale Skuola.net no. Gli aspetti da correggere continuano ad essere tanti e gli studenti non sono del tutto a proprio agio in questa condizione tornata attuale.
Un campione significativo, 4mila studenti, che fa capire dove si può e si deve intervenire, relativamente alla dad.
Secondo il 57% degli studenti coinvolti la didattica a distanza non ha fatto passi avanti rispetto a marzo (per il 21% nessun miglioramento rispetto alla precedente esperienza, per il 36% solo qualche passo avanti). Il 43% ha espresso invece soddisfazione per il sistema digitale.
Anche sui docenti, il campione risulta “freddo”. Per il 46% degli studenti, i docenti risultano solo leggermente più preparati rispetto a qualche mese fa. Il 26% riconosce un miglioramento degli insegnanti rispetto alle nuove metodologie, mentre si collocano quasi alla pari (12% e 16%) rispettivamente coloro che credono che gli insegnanti fossero preparati già durante la prima fase e altri che pensano regni fra loro lo smarrimento.
Infine la questione tecnica. Anche qui vengono fuori i limiti della dad, 3 studenti su 10 evidenziano problemi strutturali (il 14% ha ancora difficoltà con la connessione tra assenza di rete fissa, scarsa qualità o giga contingentati). Il 30% è invece riuscito a rimediare in tempo per il nuovo anno scolastico. Alcuni (poco più di 2 su 10) lamentano anche la scarsa comunicazione degli istituti scolastici sull’argomento, con l’iniziativa delle famiglie a salvare i ragazzi riguardo la strumentazione.
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