Sono una docente. Scrivo in risposta a chi scrive che con la DAD noi docenti lavoreremmo meno che in presenza. Diciamo subito che leggere queste cose mi fa molto arrabbiare, perché non é assolutamente così! In realtà con la DAD, noi insegnanti lavoriamo da mane a sera, cioè anche dodici ore al giorno.
Non abbiamo più spazio per la nostra vita familiare e per la nostra provata. Sono arrivata anche a scrivere che i miei congiunti, in questo periodo, sono i colleghi, genitori e alunni, invece dei miei amici e parenti. É normale tutto ciò? Tutto quello che scrivo può essere facilmente verificabile e non vale soltanto per me.
Vale per tutti i miei colleghi. In più quest’anno, noi abbiamo cambiato pure Preside. In breve chi afferma che con la DAD, si lavorerebbe di meno é in malafede. Il fatto di avere lezioni di 45 minuti, serve solo a dimostrare che con la DAD si perde meno tempo che in classe. Aggiungo anzi che alcuni alunni che in classe si distraggono molto facilmente, grazie alla DAD lavorano meglio. Questo é confermato dai rispettivi genitori (quelli che lavorano in smart working). Discorso a parte, per quanto riguarda gli alunni fragili/disabili.
Concludo ricordando che, a fronte di un significativo aumento del carico di lavoro, gli stipendi degli insegnanti sono stipendi da pezzenti. Nessun straordinario é riconosciuto, né tantomeno nessun aumento di stipendio ( visto le cifre esigue, che questo Paese ci elargisce più per buonismo che per la nostra professionalità ed impegno!!!!).
Detto ciò,
Ringrazio della cortese attenzione,
Gabriella Zonno