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Dai precari una petizione contro Cisl, Uil, Snals e Gilda: basta attendismi

Il Coordinamento precari scuola non si ferma nemmeno durante le festività natalizie. Il 24 dicembre i coordinatori nazionali, convinti della passività dei sindacati firmatari del Ccnl hanno  avviato una petizione on line dettando alle stesse organizzazioni una sorta di ultimatum: con questa iniziativa ufficiale il coordinamento di precari “invita Cisl, Uil, Snals e Gilda a mutare da subito la loro politica sindacale“. Ma non solo: poiché molti degli iscritti al Cps sono anche in possesso della tessera di questi sindacati, i precari minacciano la sua restituzione qualora Cisl, Uil, Snals e Gilda non sia decidano a passare dalle parole ai fatti intraprendendo una reale politica antigovernativa.
Dal testo della petizione si intravede l’obiettivo dei precari: far conoscere la gravità dei tagli all’opinione pubblica attraverso uno sciopero generale, come quello dell’ottobre del 2008 a Roma. Non è un caso che la Flc-Cgil, l’unica nell’ultimo anno ad incrociare le braccia (pur con risultati modesti), non sia indicata nella lista dei sindacati “cattivi”.
Nella petizione il Cps, oltre a far notare che le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto “dal 30 ottobre 2008 non hanno indetto nemmeno uno sciopero“, fa rilevare come queste “si sono espresse favorevolmente all’entrata in vigore già dal prossimo anno scolastico della riforma, qualificandola come ‘un’esigenza ed un dato di necessità’, hanno appoggiato l’approvazione del decreto ‘salvaprecari’ che, oltre da essere inutile, è ritenuto dai precari della scuola un’offesa alla loro dignità e il nuovo sistema di reclutamento” oltre che aver “sottoscritto il nuovo modello contrattuale che non consente più il recupero dell’inflazione reale“.
Dopo la guerra “fredda” dei mesi scorsi, il rapporto che i precari intendono istaurare con i sindacati più concertativi appare così chiaro: con noi o contro di noi.

Alessandro Giuliani

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