Dai quadri risultava promossa, poi la chiamano: ci siamo sbagliati

E’ proprio il caso di dire: “dalle stelle alle… stalle”. Nei giorni scorsi una studentessa 17enne del liceo linguistico e socio-psicopedagogico “Francesco De Sanctis” di Cagliari, che aveva svolto nei giorni scorsi le verifiche relative a ben quattro debiti formativi assegnatigli a giugno, aveva preso atto dell’avvenuta promozione all’anno successivo.
Il tabellone pubblicato sui vetri della scuola riportava la parola ‘magica’ ammessa. Solo che poche ore qualcuno deve essersi accorto dell’incongruenza (i voti nelle materie per le quali la valutazione era stata ‘congelata’ continuavano ad essere negativi): così una telefonata della segreteria ha annunciato alla famiglia che la giovane era stata bocciata.
La dirigente scolastica, Cesira Vernarione, avrebbe addebitato il grave scambio di esito ad un errore del computer. “Si è trattato di un refuso – ha ammesso la preside – perché quando sono stati elaborati i cartelloni al computer è stato premuto il tasto ‘Ammesso’ invece di quello ‘Non ammesso’. Mi dispiace che nessuno se ne sia accorto, ma comunque era facilmente comprensibile perché i voti indicati erano comunque insufficienti. Mi sono preoccupata personalmente di visionare i compiti e il verbale, ma non c’è alcun errore: le lacune – ha concluso Vernairone – non sono state colmate e quindi il risultato è una non ammissione alla classe successiva“.

A quel punto ai genitori dell’alunna bocciata non è rimasto altro che chiedere l’accesso agli atti per vedere i compiti ed i verbali delle correzioni. Se anche loro dovessero accertare l’avvenuta bocciatura sul verbale dello scrutinio finale è improbabile che facciano ricorso: l’esito, negativo, sarebbe pressoché scontato. Rimane, tuttavia, la forte amarezza (e forse i danni morali, su quelli si potrebbe discutere) di essere stati illusi. Da quel dito premuto inavvertitamente sul tasto sbagliato.

Alessandro Giuliani

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