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Dal 15 marzo “Caserme aperte per la sicurezza stradale”

Si chiama “Caserme aperte per la sicurezza stradale” l’iniziativa, avviata il 15 marzo e voluta dalla Fondazione Ania e dall’arma dei carabinieri, per formare i giovani verso comportamenti di guida corretti e responsabili. Attraverso un tour itinerante nelle caserme si renderanno partecipi i giovani delle scuole medie superiori per sensibilizzarli verso comportamenti di guida corretti e responsabili: partito dal Comando delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro” di Roma, il tour si concluderà il 31 marzo a Firenze, coinvolgendo anche le scuole allievi carabinieri di Campobasso, Benevento e Reggio Calabria.
Per ottenere maggiore rispetto delle regole al volante, verranno attivate lezioni teoriche di sicurezza stradale e prove su simulatori di guida, ma solo agli studenti delle classi quarte e quinte superiori che devono conseguire la `patente B`. Ai più giovani, che devono, invece, conseguire il certificato di idoneità per la guida del ciclomotore sarà dedicato l`Ania Campus, un circuito appositamente allestito all`interno delle caserme sul quale potranno apprendere nozioni di guida sicura sulle due ruote, grazie all`ausilio di istruttori professionisti. Il rispetto delle regole della strada, i rischi connessi alla velocità e alla guida in stato di ebbrezza e la pratica del guidatore designato – ovvero colui che non beve per accompagnare a casa gli amici in piena sicurezza – saranno, invece, i temi affrontati durante le sessioni teoriche.
L`iniziativa nasce da un Protocollo d`intesa siglato lo scorso anno tra la Fondazione Ania e il ministero dell`Interno. La prima, realizzata a partire da luglio 2011, si è sviluppata attraverso il progetto “Adotta una strada” che si proponeva di rendere più sicure la Silana-Crotonese, la Nettunense e la Romea. Attraverso l`aumento dei controlli è stato promosso il rispetto delle regole al volante, intensificando anche la lotta alla guida in stato psicofisico alterato. “L`incidentalità stradale – ricorda l’Ania – è un`emergenza anche a Roma, che conta quasi il 5% dei morti under 20 registrati in Italia e il 10% di quelli registrati nella Capitale per la stessa fascia d`età. Sulle strade della Regione Lazio, nel 2010, si sono verificate 450 morti per incidente stradale, 291nella Provincia di Roma e 182 sul territorio del Comune. Impressionanti anche i dati sulle vittime romane di età compresa tra i 15 e i 20 anni: ben 18 adolescenti”.
“Le cifre sull`incidentalità stradale giovanile impongono una immediata presa di posizione – ha dichiarato Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale – ed è necessario agire immediatamente con una forte opera di comunicazione e di formazione rivolta agli studenti delle scuole”.
“La prevenzione – ha detto il colonnello Maurizio Detalmo Mezzavilla, comandante provinciale dei carabinieri di Roma – è il nostro obiettivo primario, perseguito non solo tramite controlli alla circolazione stradale e attività sanzionatoria, ma soprattutto con iniziative, come questa di oggi, di istruzione, formazione e informazione orientate a favorire un consolidamento diffuso della cultura della sicurezza stradale”.
In base a recenti dati forniti dall’Aci e dall’Istat, gli incidenti stradali risultano la prima causa di morte tra i giovani: ogni giorno sulle strade italiane perde la vita un ragazzo tra i 15 e i 20 anni. Nel 2010 sono state registrare 371 vittime e 38.235 feriti tra gli adolescenti, pari rispettivamente al 9% dei 4.090 decessi. La maggior parte delle giovani vittime si registra tra i conducenti di ciclomotori e autovetture (234 ragazzi), un terzo (110 giovani) tra i trasportati e una minima parte (18 adolescenti) tra i pedoni.
Alessandro Giuliani

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