Il comunicato del Partito democratico è vanaglorioso: ” Questa decisa inversione di tendenza è stata possibile anche grazie alla volontà del Partito Democratico di porre questo tema al primo punto dell’agenda politica, perché un Paese senza una scuola e una università efficienti, aperte, capaci di promuovere il merito – e dunque l’eguaglianza delle opportunità – è un paese più povero, più ingiusto, immobile e pieno di diseguaglianze. Non c’è crescita, non c’è sviluppo, non ci sono opportunità per i giovani senza una istruzione di qualità. Il Decreto Scuola ha segnato un primo, importantissimo, passo, ma la strada è ancora lunga e la sfida del PD guarda lontano: si tratta di ridare voce al presente guardando al futuro; metter mano alle tante emergenze che ci portiamo dietro da anni, disegnando al tempo stesso la scuola e l’università per l’Italia del terzo millennio”.
Vogliamo un’istruzione capace di comunicare a chi studia – per dirla con Rodari – la passione per la vita, per la verità, per la conoscenza, non soltanto nozioni da imparare e ripetere. E per questo vogliamo insegnanti motivati, adeguatamente formati e adeguatamente retribuiti. Vogliamo scuole e università che sappiano rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla libera espressione dei tanti talenti italiani, troppe volte non valorizzati e lasciati soli”.
“La Festa sarà una grande occasione per confrontarci su diversi temi: dalla scuola dell’infanzia alle eccellenze della ricerca, dall’edilizia scolastica alla lotta alla dispersione, dal rapporto tra didattica e tecnologia al valore del capitale umano.
Ne discuteremo insieme a tanti ospiti importanti e con il contributo fondamentale di tanti volontari, senza i quali questa Festa, come tutte le nostre Feste, non sarebbe possibile.
Del loro impegno e della loro passione il Pd non può fare a meno, e per questo li ringraziamo di cuore”.
Nell’augurare al Pd un buon lavoro, con l’implementazione di piani ben precisi, concreti e finanziabili per ridare alla scuola e all’istruzione tutta la dignità che meritano, non possiamo fare altro che ribadire, ricordandolo, che ormai da decenni sentiamo da sempre ripetere per lo più le stesse frasi, e se non proprio anche le stesse parole, ma certamente gli echi degli stessi concetti, mentre la china è sempre più vorticosa.
Speriamo!?
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