Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la Riqualificazione dell’Edilizia Scolastica, ricorda all’assessore regionale all’Istruzione, Donazzan, di Forza Italia, che lo Stato ha molti investito in Veneto: “Per quanto riguarda le politiche del Governo per l’edilizia scolastica in Veneto, mi preme ricordare all’assessore Donazzan che lo Stato – dal 2014 – ha finanziato nella Regione da lei amministrata 760 interventi di edilizia scolastica per oltre 293 milioni di euro e – per quanto riguarda le aree metropolitane citate dall’assessore – la provincia di Treviso ha beneficiato di oltre 70 milioni di euro per 193 interventi, quella di Venezia di oltre 35 milioni per 131 interventi, quella di Padova di oltre 36 milioni per 123 interventi”.
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“La sola operazione Mutui Bei – mutui trentennali a totale carico dello Stato che la Regione Veneto ha potuto contrarre con la Bei grazie a stanziamenti statali – vede 94 interventi per un totale di oltre 68 milioni di euro. Si tratta di ristrutturazione totale o costruzione di nuovi edifici. Gli interventi sono stati indicati in ordine di priorità dalla stessa Regione”.
“Grazie alla legge Buona Scuola – prosegue – sono stati messi in campo quaranta milioni per le indagini diagnostiche dei solai. Di questi, oltre 3 milioni e 500 mila euro sono stati assegnati al Veneto per circa 600 interventi e – per quanto riguarda le aree metropolitane citate dall’assessore – la provincia di Treviso ha beneficiato di oltre 642.000 euro, quella di Padova di 659.000 euro, la provincia di Venezia di 531.000 euro”.
“Vorrei poi ricordare all’assessore Donazzan che – grazie a questo Governo – per la prima volta l’Italia si è dotata a maggio 2015 di una programmazione nazionale triennale degli interventi di edilizia scolastica per il periodo 2015/2017, tenendo conto delle priorità indicate dalle Regioni”.
Oltre 6.000 gli interventi richiesti dalle Regioni, sentiti gli Enti Locali, per un fabbisogno totale di 3,7 miliardi di euro.
“Infine – come l’assessore sicuramente sa bene – spetta agli Enti locali la gestione e la manutenzione degli immobili scolastici per legge e non “per attenzione e sensibilità verso i territori”. E’ necessario ovviamente il lavoro congiunto che ogni giorno portiamo avanti tra Stato, Regioni ed Enti locali affinché si raggiunga un traguardo comune”.
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