Proprio per presentare alle istituzioni una proposta di trasformazione del titolo di studio da geometra, il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, insieme al Collegio provinciale geometri e dei geometri laureati, in collaborazione con Geoweb spa hanno organizzato il convegno ‘Il Geometra e la Scuola’.
In una nota viene spiegato che “si tratta del primo corso professionalizzante post diploma, con un valenza universitaria, rivolto esclusivamente agli studenti del cat, ovvero ai futuri geometri del domani. I principali vantaggi sono: i giovani hanno possibilità di entrare nel mondo a 22 anni già altamente qualificati; la didattica sarà allineata alle direttive dell’Europa in materia; un grande risparmio per le famiglie perché il corso di studi si svolgerà all’interno dello stesso istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma, in un ambiente già organizzato con aule, laboratori, docenti, personale Ata”.
“I punti di forza del progetto -continua la nota- che potrebbe essere operativo già dal 2015, sono: un curriculum bloccato (le università non potranno presentare un piano di studi differenti da quello proposto dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati; una misura severa ma necessaria, per tutelare le specificità di questo indirizzo); l’abilitazione diretta alla professione di geometra; la risoluzione di tutte le attuali lacune della preparazione tecnico-scientifica, causate dal riordino dei cicli della scuola secondaria di secondo grado e della scarsa focalizzazione sulle competenze professionali di lauree triennali e di its”.
“La professione del geometra sta diventando -spiega Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale dei geometri e dei geometri laureati- molto più di ciò che ha pur sempre rappresentato. I geometri italiani sono giovani, dinamici, riescono ad interpretare le richieste del mercato in periodo difficile come quello che stiamo vivendo”.
“In Italia i geometri iscritti all’albo sono 95.642, dei quali quasi 9.661 hanno meno di 30 anni, e 33.010 meno di 40. Con la nostra iniziativa, vogliamo dare una risposta anche alla crescente disoccupazione giovanile. La nostra proposta permetterà ai giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una specifica laurea triennale presso il proprio Istituto, a due passi da casa. Un’innovazione inedita in Italia, che rafforzerà la figura professionale del geometra nel quadro della più ampia concorrenza europea, e andrà incontro alle famiglie che non dovranno sostenere maggiori spese per sostenere i propri figli nelle città sedi delle principali università italiane”.
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