Il Consiglio dei ministri, ha approvato un Dlgs in materia di valutazione ed esami di Stato per accompagnare i processi di autovalutazione delle scuole e per far crescere il sistema di istruzione in Italia.
Le prove, a carattere nazionale, riguarderanno italiano e matematica e coinvolgeranno le classi II e V della scuola primaria, le classi III della scuola secondaria di primo grado e le classi II della scuola secondaria di secondo grado.
Dal 2017-2018, nel primo ciclo le prove si svolgeranno tutte nel mese di aprile per cui nella ex terza media il test non farà più parte dell’esame di licenza, non inciderà sul voto finale e gli esiti saranno inseriti nella certificazione delle competenze. A fianco della prova di italiano e di matematica, nelle classi V della scuola primaria e III della scuola secondaria di primo grado, saranno introdotte prove sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese, coerenti con il Qcre per le lingue (Quadro comune di riferimento europeo), eventualmente in convenzione con gli enti certificatori.
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Dal 2018-2019 i test in italiano, matematica e inglese, riporta anche Il Sole 24 Ore, si svolgeranno pure in quinta superiore, in aggiunta alle normali prove somministrate al secondo anno. Tali verifiche si svolgeranno durante l’anno. I livelli di apprendimento conseguiti e la certificazione della lingua inglese saranno indicati, in forma descrittiva, in una specifica sezione del curriculum dello studente allegato al diploma finale.
Gli studenti con disabilità e Dsa parteciperanno alle prove standardizzate, pur con i necessari adattamenti alle prove predisposti dal consiglio di classe.
Per gli studenti di terza media e di quinta la partecipazione alle prove sarà obbligatoria, pena la non ammissione agli esami di Stato, mentre «le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinaria d’istituto», quindi i docenti non si possono più rifiutare di fare assistenza.
In caso di assenze per gravi e documentati motivi, si legge sul Sole 24 Ore, saranno previste sessioni suppletive. Anche l’ammissione dei candidati privatisti all’esame di Stato di primo e secondo ciclo sarà subordinata alla partecipazione alle prove Invalsi. Saranno, invece, ammessi, senza l’espletamento delle prove Invalsi, gli studenti frequentanti le scuole italiane all’estero.
Le modalità di partecipazione nella provincia autonoma di Bolzano saranno stabilite sulla base di convenzioni stipulate tra la provincia e l’Invalsi. Nelle scuole con lingua di insegnamento slovena le prove Invalsi potranno essere tradotte o elaborate in lingua slovena.
In ogni caso le prove saranno computer based, modalità che solleverà i docenti da compiti meramente adempitivi.
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