
Da venerdì 28 febbraio è iniziato il Ramadan, il mese sacro per i musulmani e considerato il periodo più importante dell’anno perché è dedicato alla preghiera e al digiuno e viene osservato dall’alba al tramonto.
Oltre a essere una occasione di preghiera, è anche un’occasione di festa molto sentita, mentre il momento più significativo riguarda i tre giorni che lo chiudono, il cosiddetto “Eid al-Fitr” che in arabo significa “festa del fine del digiuno”, in cui si tengono grandi banchetti in famiglia e si fanno donazioni caritatevoli.
La festività si svolge sulla base del calendario islamico che è regolato sui cicli lunari, in riferimento cioè all’alternarsi di lune piene e lune nuove, ma conta esso pure 12 mesi della durata di 29 o 30 giorni, per cui gli anni sono più corti di circa 11 giorni rispetto a quelli del calendario gregoriano, motivo per cui ogni anno la data di inizio del Ramadan retrocede un po’ rispetto al calendario gregoriano.
Singolare appare inoltre il fatto che il l’inizio del Ramadan venga stabilito dalle autorità islamiche locali in base al primo avvistamento della luna crescente dopo la luna nuova, che chiude il mese precedente. Se il cielo è coperto e la Luna non è visibile, l’inizio del Ramadan slitta quindi al giorno seguente.
Ricordiamo questo evento religioso, per via dei tanti precedenti che hanno interessato alcune scuole italiane, frequentato da nutrite schiere di ragazzi di religione islamica che, oltre a recarsi ogni giorno a lezione digiuni, nel periodo segnato del Ramadan, a conclusione dell’evento, non vengono spesso a scuola, proprio nei tre giorni dedicati alla festa da trascorrere con la famiglia.