Seguirà la relazione del presidente nazionale uscente Giuseppe Desideri per poi concludersi domenica 5 gennaio con la proclamazione del nuovo Consiglio nazionale, che eleggerà il presidente nazionale, e la partecipazione all’Angelus di papa Francesco in piazza San Pietro.
”Sin dal titolo – afferma il presidente nazionale Giuseppe Desideri – l’AIMC intende indicare una necessità Salviamo la scuola e nel sottotitolo indica una strategia L’impegno di tutti e una finalità piu’ ampia il futuro del Paese. L’analogia tra il I Congresso nazionale dell’AIMC (1946) sul tema Salviamo il fanciullo – prosegue il presidente – e il XX Congresso dal titolo Salviamo la scuola, attraverso la forza propulsiva del verbo salvare, colloca la ricerca associativa in linea di continuità con i valori di riferimento, per cogliere nuove ragioni di attualità e possibilità. In questo modo, si confermano e si valorizzano il ruolo della scuola nei confronti della comunità sociale e quello dei diversi soggetti coinvolti, che sono chiamati ad assumere una responsabilità condivisa”.
Il XX Congresso nazionale dell’AIMC segna una tappa fondamentale nella vita dell’Associazione che, a quasi settant’anni dall’inizio della propria esperienza (1945), intende confermare il proprio impegno per ”un rinnovato impegno al servizio delle nuove generazioni, con particolare attenzione alla dimensione educativa e sociale dell’attività degli insegnanti e della scuola”. Per l’importante occasione, si sono dati appuntamento a Roma presso il Nuovo Hotes Midas in Via Aurelia, oltre trecento docenti e dirigenti, delegati delle circa 250 sezioni territoriali, in cui è articolata la rete associativa, insieme a consiglieri nazionali uscenti, presidenti regionali e provinciali, che rappresentano uno spaccato significativo della scuola del Paese.