Il bonus Renzi è stato introdotto dall’art.1 del D.L. n. 66/2014 ed è stato confermato a regime con la Legge di Stabilità del 2015.
Si è trattato di un bonus di 80 euro mensili ovvero di 960 euro all’anno riconosciuto ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo fino a 24.600 euro, che scendeva in modo direttamente proporzionale con l’aumentare del reddito fino al limite di 26.600 euro. Non veniva invece corrisposto ai lavoratori con reddito inferiore agli 8.174 euro.
La verifica del requisito di accesso al bonus e l’eventuale diminuzione del credito di cui all’art.1 del D.L. n.66/2014 e s.m.i. avveniva attraverso il sistema NoiPa, che verificava mensilmente il diritto all’attribuzione e alla quantificazione del credito in base a determinati parametri impostati dal sistema. Pertanto il reddito di riferimento non era quello dell’anno precedente ma quello dello stipendio mensile in corso.
Fino a giugno 2020 sono rimasti invariati sia i limiti di reddito che l’importo del bonus.
Dal 1° luglio il bonus Renzi è stato abolito per fare posto al nuovo cuneo fiscale, che trasforma le agevolazioni fiscali Irpef nella busta paga degli insegnanti.
Infatti, a partire dal 1° luglio, al posto del bonus Renzi è stato introdotto il nuovo cuneo fiscale, che riconsidera anche i limiti di reddito per poter beneficiare della nuova detrazione sul lavoro dipendente. In buona sostanza, per i redditi fino a 28.000 euro all’anno il bonus Irpef (cuneo fiscale) è pari a 100 euro mensili. Tale bonus è ridotto a 80 euro per i redditi fino a 35.000 euro ed è ulteriormente e proporzionalmente ridotto fino a 40.000 euro lordi, per annullarsi del tutto dopo tale cifra.
Nella tabella seguente possiamo vedere come ha funzionato il bonus Renzi nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, tenendo presente che le cifre vanno riparametrate su 6 mesi.
Reddito complessivo (in euro) Bonus Renzi (in euro)
0 – 8.174 0
8.174 – 24.600 960
24.800 864
25.000 768
25.500 528
26.600 0
A partire dal 1° luglio 2020 il bonus Renzi è stato abolito e sostituito dal nuovo bonus di 100 euro netti al mese, che sarà erogato a tutti i lavoratori dipendenti con un reddito non superiore ai 28.000 euro.
Per i redditi superiori, e fino ai 35.000 euro, il bonus andrà gradualmente decrescendo da 97 a 80 euro mensili netti. Da 35.001 a fino a 40.000 euro tale credito si ridurrà ulteriormente fino ad azzerarsi.
Angelo Pepe
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