Nel manifesto dei valori del Partito Democratico quando si parla di scuola si scrive: “L’educazione e la formazione devono essere poste al centro del nostro impegno”.
“La scuola è la sede non solo della formazione culturale ma dell’educare istruendo. È nella scuola che si pongono le premesse della cultura democratica indispensabile alla convivenza in una società sempre più plurale e multiculturale. Il Partito Democratico sostiene un sistema scolastico pubblico integrato, imperniato sulla valorizzazione del ruolo educativo degli insegnanti, e in grado di garantire un’elevata qualità dei percorsi formativi. La scuola deve farsi carico delle difficoltà di tutti gli studenti, e dare un sostegno effettivo ai“capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, come richiesto dalla Costituzione, valorizzando il talento di tutti e promuovendo l’eccellenza. Solo la scuola può consentire quella democrazia della conoscenza e quell’integrazione culturale e sociale che siano all’altezza delle sfide della globalizzazione contemporanea”.
E poi venne la 107/15 per la quale la Regione Puglia ha depositato il ricorso alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art. 1, commi 29, 47, 66, 68, 69, 74, 126, 153, 155, 162, 171, 181, lett. e), n. 1.3), e 183, della legge 13 luglio 2015, n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti), per violazione degli articoli 117, terzo e sesto comma, 118, primo comma, e 119 della Costituzione.