Anche la Sardegna con trolley e bandiera dei Quattro mori in piazza San Pietro oggi davanti al Papa in occasione dell’Angelus per chiedere che gli insegnanti non siano mandati a lavorare lontano dalle loro famiglie. Un rappresentante di docenti e familiari di prof e maestri sardi porterà i problemi dell’Isola al raduno nazionale dei docenti della cosiddetta Fase B, quella che nel piano di assunzioni della Buona scuola ha determinato finora molti trasferimenti.
Perché dal Papa? Perché il Pontefice lo scorso settembre, proprio all’Angelus, aveva risposto all’appello degli insegnanti che chiedevano di non essere trasferiti lanciando un messaggio molto chiaro. “Saluto gli insegnanti precari venuti dalla Sardegna – aveva detto – e auspico che i problemi del mondo del lavoro siano affrontati tenendo concretamente conto della famiglia e delle sue esigenze”. Già pronti uno striscione con la scritta “Grazie Francesco” e tante bandierine gialle.
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Il Santo Padre in piazza San Pietro durante l’Angelus dovrebbe rispondere alla lettera sos inviata nelle settimane scorse.
Sul fronte “politico” nei giorni scorsi si è svolto il confronto tra assessore regionale e ministro. L’assessore sardo è soddisfatta: «Ho ricevuto – ha comunicato subito dopo l’incontro a Roma con Giannini iniziato poco dopo le 10 e concluso in tarda mattinata – rassicurazioni dal Ministro sugli strumenti messi in campo per limitare i trasferimenti extra regionali, come la pubblicazione anticipata delle supplenze, e ancora sul numero di docenti che realmente saranno chiamati a insegnare fuori dall’isola: numeri, che sulla base delle analisi tutt’ora in corso, sono inferiori alle previsioni iniziali».
L’assessore ha fatto capire che la Sardegna vuole partecipare al tavolo che decide le sorti dei docenti sardi. Obiettivo: sfruttare la chance delle assunzioni della Buona scuola per rafforzare davvero l’istruzione nell’isola. Senza far emigrare gli insegnanti. A partire da quelli che tra ottobre e novembre concorreranno per la fase C: oltre un migliaio secondo dati ancora da confermare. Senza dimenticare prof e maestri già assunti nella fase B, ma destinati a Milano, Torino, Como, Varese eccetera.
Sui progetti regionali in corso, la titolare dell’Istruzione ha proposto al ministro Giannini la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Ministero e Regione, perché il Governo contribuisca finanziariamente e riconosca il punteggio nelle graduatorie al personale docente e non docente.
I docenti sardi si presenteranno in piazza San Pietro con i trolley e la bandiera dei Quattro mori. Molte cattedre sono state già assegnate al Nord: per decine di docenti il viaggio è stato rimandato grazie alla supplenza annuale.
Ma la prossima estate le valigie – se non ci dovessero essere novità – sarebbero inevitabili. L’appuntamento per tutti è alle 9.30 in Piazza Pio XII, angolo Largo del Colonnato. “Sono graditi – si legge nell’invito su Facebook- fidanzati, fidanzate, mariti, mogli, figli/e, nipoti, sorelle, fratelli, genitori”.
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