L’apertura straordinaria delle scuole in estate e la domenica che riguarderà tutta l’Italia partirà «con l’anno scolastico 2016/2017 e riguarderà soprattutto le zone dove ci sono situazioni di dispersione scolastica particolarmente elevata».
Quest’estate invece «sarà gestita soltanto l’emergenza che riguarda quattro grandi città: Roma, Palermo, Napoli e Milano. Qui hanno questioni urgenti ed emergenti. Siamo partiti da Napoli dove si è sollevato un grido dal basso con il movimento Popolo in Cammino di don Loffredo. A questa città abbiamo immediatamente destinato 4 milioni 100mila euro per aprire le scuole da questa estate, quindi da quando chiuderanno sino a settembre. Per essere chiari non per studiare latino o matematica il pomeriggio, cioè per fare il doposcuola, ma per strappare questi ragazzi alla strada».
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La precisazione arriva direttamente dalla ministra Stefania Giannini: «Bisogna distinguere le due dimensioni del progetto. Uno di medio termine, che significa destinare una quota significativa dei fondi europei a questo tipo di problema, cioè dare alla scuola la possibilità di aprirsi negli orari e nelle iniziative. E sono 140 milioni di euro che noi cominceremo a destinare dal prossimo anno scolastico. Questa parte del progetto riguarderà tutta l’Italia laddove ci sono situazioni in cui la dispersione scolastica è particolarmente elevata».