Dall’inizio dell’anno già 6 crolli in 6 scuole. Le famiglie chiedono #scuolesicure

Il 71% dei genitori è scettico sul piano per l’edilizia scolastica del governo. Il 19% è molto pessimistico ritenendo che come per il passato, si tratti ‘solo di annunci e poi il vuoto’. Percentuali che emergono dall’indagine che l’Age ha rivolto online a tutti i genitori interessati per esplorare le loro opinioni sulla Buona Scuola, le linee guida di riforma della scuola proposte dal governo Renzi”. Lo dichiara Fabrizio Azzolini, presidente nazionale dell’Age (associazione italiana genitori), intervenendo oggi a Palermo alla giornata di studio su “Ediliza scolastica: emergenza e sicurezza in Sicilia”.

Il questionario, che nei giorni scorsi abbiamo inviato sia la premier Renzi sia al ministro dell’istruzione Giannini e che è consultabile sul nostro sito associativo (www.age.it), è stato chiuso il 20 ottobre – spiega Azzolini -. Ebbene, sia nelle sezioni a risposte chiuse sia in quella a risposte aperte con proposte e osservazioni degli intervistati, l’argomento dell’edilizia scolastica è quello in cui si mostra maggiormente la sfiducia in possibili risultati positivi. Solo il 10% delle famiglie è fiducioso e sicuro che ‘il nuovo governo si impegnerà a risolvere i tanti problemi degli edifici scolastici’. Si avverte una grande disillusione, quella di chi ci ha sperato tanto e più volte, ma senza risultato”.

Difficile – osserva Azzolini – dargli torto, nonostante gli impegni e gli sforzi che il governo sta mettendo in campo per l’edilizia scolastica. Difficile farlo constatando che in questi primi due mesi del 2015, mentre dalla Presidenza del Coniglio e dal Miur si ricordano i 200 cantieri di #scuolebelle e i 500 interventi di #scuolesicure chiusi nel 2014, la cronaca registra 6 crolli, l’ultimo in questi giorni a Pescara con alcuni studenti feriti. Difficile farlo quando i cantieri più numerosi sono stati quelli per #scuolebelle, cioè interventi di piccola manutenzione, con risorse stanziate non dal Ministero dell’istruzione ma da quello del lavoro ricorrendo all’impiego di lavoratori socialmente utili delle ditte di pulizia delle scuole, in molti casi agendo in istituti per i quali quella manutenzione non era necessaria perché già effettuata di recente”.

Studiare in ambienti esteticamente belli migliora gli apprendimenti dei ragazzi come rivelano le ricerche internazionali – sottolinea Azzolini -, ma la preoccupazione maggiore dei genitori (e dei docenti ,dei presidi, del personale Ata) è far studiare i nostri figli in scuole sicure. La priorità andava e va data alla ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Va affrontata stanziando le risorse davvero necessarie e con strumenti normativi adeguati, risolvendo in via definitiva, non a colpi di deroghe, la questione del patto di stabilità. Occorre certezza e tempi brevi tra bando, avvio dei lavori e conclusione: lentezza e cavilli burocratici sono stati denunciati proprio dal Ministero delle infrastrutture durante l’Indagine conoscitiva sull’edilizia scolastica. Ben venga l’Osservatorio nazionale sull’edilizia scolastica, ma lo si attendeva da oltre 10 anni. E stiamo ancora in attesa, da quasi 20 anni, dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica: il nuovo sistema voluta dall’allora ministro Carrozza, un anno fa, risponde alle richieste delle Regioni, ma sull’avvio i rinvii continuano ad allungarne i tempi: da giugno 2014 si è passati a dicembre 2014 e ora a luglio prossimo”.

Non stupisce, allora – conclude il presidente dell’Age -,, che il 71% dei genitori non esprima una fiducia sulla reale capacità del governo di realizzare nell’immediato tutti gli obiettivi di edilizia scolastica, augurandosi tuttavia che si possa dare avvio alla ristrutturazione e messa in sicurezza delle scuole esistenti”.

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