Cos’è successo nel mondo della scuola questa settimana? La Tecnica della Scuola lo ha raccontato ai suoi lettori con, oltre ad articoli, approfondimenti, interviste e infografiche, anche attraverso dei video.
Nel nostro canale YouTube abbiamo analizzato i primi dati emersi in seguito alla chiusura delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, avvenuta lo scorso 30 gennaio, abbiamo trattato fatti di attualità, come il caso della madre che ha difeso la figlia da una bulla dando una testata a quest’ultima, abbiamo raccolto importanti dichiarazioni della senatrice Liliana Segre a proposito dei viaggi della memoria ad Auschwitz e abbiamo discusso a proposito di aspetti didattici, come la valutazione degli alunni, e relativi al reclutamento dei docenti, con una diretta apposita.
Cosa è emerso dopo la chiusura delle iscrizioni all’anno scolastico 2023/24? Che novità ci sono a proposito del Decreto Milleproroghe? Perché alcuni emendamenti favoriscono di fatto chi ha presentato ricorso al concorso per dirigenti del 2017? A discutere di ciò, e di una ricorrenza importante, è stato il vice direttore della Tecnica della Scuola, Reginaldo Palermo.
Ancora casi di violenza nella scuola di Bari, l’istituto Majorana, dove, lo scorso settembre, è stato aggredito un docente dal padre di un’alunna, Vincenzo Amorese, dopo averle messo una nota. La faccenda ha subito assunto dei risvolti torbidi, soprattutto dopo che la dirigente scolastica, Paola Petruzzelli, ha minimizzato i fatti accaduti ai danni del professore.
Il 18 gennaio scorso al Senato si è discusso a proposito del disegno di legge di modifica alla legge 20 luglio 2000 n. 211 sull’Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, al fine di prevedere un fondo per favorire l’organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di viaggi della memoria. Il Ddl è stato approvato all’unanimità e ora passa all’esame della Camera. Ad intervenire in aula è stata Liliana Segre.
In vista del nuovo anno scolastico si cercherà di correggere anomalie e criticità che sono state registrate quest’anno nelle operazioni di immissione in ruolo e di conferimento degli incarichi di supplenza da Gae e Gps. Ne abbiamo parlato nella puntata de ‘La Tecnica risponde live’ con Attilio Varengo, segretario nazionale Cisl Scuola, Dino Caudullo e Salvatore Pappalardo, esperti di normativa scolastica.
“L’alto numero di precari nella scuola è una conseguenza dell’eliminazione del doppio canale: invece di prevedere il passaggio di tanti docenti a tempo indeterminato, magari in un primo tempo collocandoli part time utilizzando spezzoni di cattedra, per poi man mano arrivare al full time, il legislatore ha preferito chiudere quel canale” condannando “tante persone a rimanere precari, a meno che non vincano un concorso quando viene bandito”. Le parole sono del giudice Paolo Coppola, intervistato dalla Tecnica della Scuola, presidente della sezione Lavoro del tribunale di Napoli, noto nell’ambiente scolastico per avere posto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione pregiudiziale sulla reiterazione dei contratti a termine che ha portato all’importante sentenza dell’autunno 2014 con la successiva immissione in ruolo automatica, decisa dal Governo Renzi, di quasi 100 mila docenti.
Nel primo appuntamento di febbraio con la rubrica “A domanda risponde”, il prof Lucio Ficara ha risposto ad alcune domande sulla questione degli aumenti degli stipendi dei docenti annunciati dal ministro Valditara.
I problemi registrati in quest’anno scolastico nelle operazioni di conferimento delle supplenze gestite dall’algoritmo predisposto dal Ministero non sono nuovi, ma risalgono al 2020, anno di costituzione delle Gps e di utilizzo della procedura informatizzata (causa Covid) per la gestione delle operazioni. Si è aperto così un grande contenzioso. Ne ha discusso l’avvocato Dino Caudullo, esperto di diritto scolastico.
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