“Un’iniziativa per difendere la scuola pubblica”, ha sottolineato Domenico Pantaleo, segretario generale nazionale Flc, intervenendo a Palermo all’attivo regionale del suo sindacato. “Per dire no ai tagli e chiedere invece più investimenti, più organici, la soluzione di problemi del precariato e degli idonei, un piano per la messa in sicurezza delle scuole, un progetto di rilancio dell’autonomia scolastica”.
Al centro dello sciopero di sabato ci sono anche le questioni del rinnovo del contratto e dello sblocco degli scatti di anzianità, insomma, ha sottolineato Pantaleo “il riconoscimento della dignità e della funzione sociale degli operatori della scuola”.
E Giusto Scozzaro, segretario regionale della Flc, ha aggiunto: “Scendiamo in piazza per chiedere per la scuola quel rispetto e quell’attenzione fondamentali in un paese civile e democratico, per sostenere il diritto allo studio oggi fortemente messo in discussione da provvedimenti che penalizzano la scuola pubblica, e che viene rivendicato a gran voce anche dagli studenti che la Flc non lascerà soli nella loro protesta pacifica”.
“Investire sulla conoscenza – ha sostenuto Scozzaro – è una scelta non più rinviabile per evitare il declino, ma anche perché l’Italia ha bisogno dei giovani”. Quei giovani che “stanno facendo in questi giorni sentire la loro voce per rivendicare il diritto allo studio, il diritto al lavoro e a costruire per sé un futuro e una condizione di vita non precaria”.
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