La Codacons ha riportato una grande vittoria sul piano della salute nei luoghi di lavoro.
La IV sezione del Tribunale di Roma, giudice Dott.ssa Giuseppina Vetritto, ha condannato il Ministero dell’Istruzione a un clamoroso risarcimento danni di circa 400.000 euro, più spese legali, in favore degli eredi di una donna, dipendente dello stesso Ministero, ammalatasi di tumore a causa del fumo passivo.
L’impiegata, assunta dall’allora Ministero della Pubblica Istruzione nel 1980, nel 1992 dovette subire un intervento chirurgico al polmone destro oltre ai vari cicli di chemioterapia con grave debilitazione del suo organismo; sofferenti postumi della predetta terapia.
Inoltre, è stata colpita: da bronchite asmatica cronica; enfisema polmonare e da un grave stato di depressione ed esaurimento nervoso, dovuto alle preoccupazioni per la grave patologia di cui si è ammalata,
Dall’esame istologico della massa tumorale è risultato che l’eziopatogenesi del tumore contratto dalla signora, carcinoma epidermoidale, è direttamente riconducibile all’esposizione a fumo passivo, come risulta dalla relazione clinica del dott. Giulio Bigotti, specialista in anatomia patologica ed oncologica.
Adesso si apre la strada a miglia di cause simili.
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