Sono tante le esperienze di didattica distanza raccontate dalla nostra testata. Abbiamo anche aperto un’altra sezione apposita La Tecnica per la Scuola, in cui vengono raccolte le esperienze più originali e anche più complicate della didattica online al tempo del coronavirus.
A tal proposito abbiamo intervistato l’insegnante Rosa Podda, della scuola Secondaria di Primo Grado di Siurgus Donigala, un piccolo paese della Sardegna.
Il progetto di didattica a distanza proposto dalla docente si chiama Dante Durante, un gioco molto originale che ha come tema la Divina Commedia.
Com’è nata l’idea di utilizzare Dante per la didattica a distanza degli alunni più piccoli?
Tutto parte dal progetto Dante Durante presentato in sede di programmazione a Settembre per l’anno scolastico in corso. In sintonia con le direttive ministeriali, che prevedono l’avvicinamento dei bambini dell’ultimo anno della Primaria allo studio di dante Alighieri, ho deciso di presentare un progetto che coinvolgeva la scuola dell’Infanzia, la Primaria e la Secondaria di primo grado. Essendo insegnante di lettere nella secondaria ho presentato l’argomento con un video da me montato, per spiegare il viaggio immaginario di Dante nella Divina Commedia, successivamente con i ragazzi ci siamo soffermati sulle parti più importanti dell’opera. Il progetto si è spostato poi nella VA della Primaria grazie alla collaborazione della maestra di italiano che ha sposato la mia idea: in tre lezioni, di 2 ore ciascuna, ho presentato l’opera e il primo canto con un video per suscitare la loro curiosità, poi abbiamo spiegato chi era Dante e la Divina Commedia e infine ci siamo soffermati a spiegare il primo canto (la selva oscura, le tre fiere, Virgilio e il veltro ecc.), lo abbiamo letto e fatto rappresentare graficamente con dei disegni. Terminato questo steep, il lavoro si è focalizzato sul gioco che inizialmente doveva essere a misura dell’infanzia, ma a causa della pandemia ho reimpostato il gioco sulla secondaria (IIA). Nasce così l’idea del tabellone e con l’aiuto di mio marito Giovanni Floris, Designer, abbiamo costruito i tre regni dell’oltretomba, 100 caselle, una per ogni canto e 100 domande per poter andare avanti. In alcune caselle ci sono degli imprevisti, occasioni e domande che favoriscono l’avanzata nel gioco o la retrocessione. Il gioco è stato inaugurato il 25 marzo, in occasione della Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri. Da quel giorno ogni giovedì, ci troviamo a giocare come?
Come si svolge il gioco?
Per poter giocare ho inviato a ciascuno dei miei alunni il tabellone che possono visualizzare sul PC o Tablet. Inoltre ciascuno si è procurato due dadi e il resto lo gestisco io da casa. In video chiamata WhatsApp, o Instagram, ho diviso i ragazzi in tre gruppi di 5, a turno lanciano i dadi e procedono nel gioco cercando di rispondere bene a tutte le domande (ho costruito tre cartelle, una per ogni cantica, dove ho scritto tutte le domande del gioco). Vince chi risponde a tutte le domande e l’obiettivo è raggiungere Dante Durante fino alla fine del viaggio.
Gli alunni stanno apprezzando il nuovo gioco didattico?
Alunni e genitori hanno accolto positivamente questa iniziativa perché comprendono che in questa fase è necessario creare serenità ed equilibrio, dove non c’è. Personalmente reputo il gioco un punto di forza del lavoro che svolgo, questo approccio alla didattica mi ha dato e mi sta dando degli ottimi risultati, non solo nei contenuti, ma soprattutto nelle competenze di base. Conoscere Dante, non solo perché a scritto la Divina Commedia, ma perché ha intrapreso questo viaggio, chi incontra, quali ostacoli deve superare e qual’è la finalità del viaggio. Quello che tutti noi dovremmo sapere quando ci cimentiamo in qualcosa. I ragazzi, giocano, si divertono e imparano con leggerezza.
Complessivamente, oltre a questo progetto, come sta andando la DAD? Come la vivono i più giovani?
I miei alunni, come la maggior parte dei ragazzi d’Italia, sono passati da una fase di curiosità per qualcosa di nuovo ad una fase di consapevolezza della gravità della situazione. Curiosità per la video lezione o la video chiamata, la possibilità di utilizzare la tecnologia il più possibile e la curiosità di cimentarsi in qualcosa di nuovo. Superata questa fase iniziale è subentrata la consapevolezza che non è tutto rosa e fiori, hanno dovuto affrontare dei problemi di base, come la connessione, le diverse piattaforme (Zoom, Edmodo, Weschhol, ecc.) soprattutto il caricamento dei compiti e delle verifiche. Come coordinatrice di questa classe, spesso devo fare da intermediaria fra loro e i colleghi. Ora la maggior parte di loro sente il peso della “clausura” e le belle giornate li spinge ad uscire con le dovute precauzioni.
Pensa che, pur ritornando a scuola, si possa proseguire con un gioco su Dante o qualcosa di simile?
Io mi auguro di poter continuare questo gioco, soprattutto di poter applicare il gioco a tutte le attività che faccio. Quest’anno oltre a questo, durante le ore di laboratorio ho fatto costruire con Photoshop una banconota che abbiamo mandato ad un concorso Nazionale. La mia creatività e il mio amore per il lavoro che faccio mi spingono a sperimentare cose nuove che diano Senso alla Buona Scuola. Tanti colleghi mi hanno chiesto se e dove possono comprare il gioco. Purtroppo mancano le risorse e i contatti per poterlo realizzare e diffondere.
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